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Giornata mondiale del rifugiato. Unhcr: 65,3 milioni le persone in fuga nel 2015

20 Giugno 2016
I bambini rappresentano il 51% dei rifugiati del mondo, molti non accompagnati

Oggi si celebra la Giornata mondiale del rifugiato. L’appuntamento, fissato da oltre dieci anni dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha l’obiettivo di focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle condizioni di milioni di rifugiati e richiedenti asilo fuggiti a causa di guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato al centro di accoglienza San Saba dove il Centro Astalli ospita 30 uomini richiedenti asilo e rifugiati in convenzione con il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Hanno preso parte all’evento, oltre al capo del dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione Mario Morcone, circa 200 rifugiati assistiti nei diversi servizi del Centro Astalli.

Il numero dei rifugiati ha raggiunto nel mondo un livello mai registrato in passato. Dal rapporto annuale, pubblicato oggi dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – UNHCR, infatti, si legge che nel 2015 sono state circa 65,3 milioni le persone costrette alla fuga, mentre l’anno prima erano state 59,5 milioni. Metà sono bambini, moltissimi non accompagnati.

Attualmente, a livello globale, informa ancora l’agenzia Onu per i rifugiati, una persona ogni 113 è un rifugiato, uno sfollato o un richiedente asilo. In particolare, nel 2005 erano 6 le persone costrette a fuggire dalla propria casa ogni minuto, oggi sono diventate 24 al minuto.

L’incremento, che ha riguardato soprattutto gli ultimi cinque anni, è dovuto a tre cause principali:

  • il protrarsi dei conflitti, come in Somalia o in Afghanistan; 
  • l’acuirsi di crisi già in corso, come in Siria, Sud Sudan, Yemen, Burundi, Ucraina, Repubblica Centrafricana, ecc.;
  • la scarsa tempestività con cui si trovano soluzioni per rifugiati e sfollati.

Sono tre i Paesi che producono da soli la metà dei rifugiati al mondo: Siria, Afghanistan e Somalia. I Paesi a basso o medio reddito forniscono la maggior parte dell’accoglienza; il Libano ospita il più alto numero di rifugiati rispetto alla popolazione: 183 ogni 1.000 abitanti. La maggior parte delle richieste d’asilo sono state ricevute dalla Germania; secondi in graduatoria sono gli USA, coinvolti dagli spostamenti dall’America centrale. Nel 2015 solamente 201.400 rifugiati hanno potuto far ritorno nei loro paesi d’origine.

Dietro ciascun rifugiato c’è una storia di sofferenze che dovrebbe trovare ascolto. Proprio per offrire questa opportunità, l’UNHCR ha organizzato, nell'ambito della campagna mondiale  #WITHREFUGEES, una maratona musicale che parte nel pomeriggio nell’arena Visarno di Firenze. Sul palco, oltre alle migliori band del panorama indipendente nazionale, saranno raccontate le storie di chi è stato costretto a fuggire e alcune esperienze di accoglienza e integrazione realizzate in Italia. Il concerto, oltre a rappresentare un momento di partecipazione e di festa tra culture diverse, è anche un’occasione per ricordare tutti coloro che per fuggire hanno perso la vita in mare.

 

Ultimo aggiornamento:

Mercoledì 22 Giugno 2016, ore 18:40

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