Più posti per i minori non accompagnati che arrivano a Trapani
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Complessivamente, nella provincia di Trapani, sono circa 650 i minori stranieri non accompagnati ospitati nelle strutture autorizzate dall'assessorato regionale alla famiglia e nei centri Sprar. Ma non è ancora sufficiente.
La presentazione della programmazione dei progetti Fami (Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione 2014-2020), che si è svolta in prefettura il 17 giugno, è stata un'occasione di confronto tra i vari soggetti interessati alla questione.
Con la prosecuzione degli sbarchi e una presenza di minori sempre più numerosa, è emersa la necessità di un ulteriore sforzo per ampliare i posti di prima e di seconda accoglienza. Inoltre, è parso fondamentale l’istituzione di un albo per i tutori, così da rendere la procedura di nomina più aderente alle necessità del minore.
Le organizzazioni umanitarie presenti all’incontro, Unhcr Oim, Save the Children, hanno presentato le linee guida già adottate sperimentalmente in tutte le strutture Fami attive. Un processo di standardizzazione che ha l’obiettivo di unificare, a livello nazionale, il sistema dell'accoglienza e di creare una rete efficiente al servizio del minore, con tutti gli attori coinvolti: comune, questura, giudici tutelari, tutori, Asp, commissione territoriale.
Alla riunione hanno partecipato: lo staff dell'autorità responsabile FAMI presso il dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione del ministero dell'Interno, i giudici tutelari presso il tribunale civile di Trapani, rappresentanti del comune di Alcamo, dell'Asp e dell'ufficio scolastico regionale, nonché alcuni organismi non governativi.