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Cultura per integrare, venti giovani rifugiati entrano all’università Lateranense

19 Luglio 2016

Ultimo aggiornamento:

Martedì 19 Luglio 2016, ore 16:36
Firmato dal viceministro Bubbico, da mons. Dal Covolo e dal prefetto Scotto Lavina un protocollo per corsi accademici

Servizio di Maria Gabriella Costantino

«Oggi stiamo vivendo una giornata molto importante, perché siamo di fronte ad un gesto, un atto che non ha nulla di formale, ma mette in campo una volontà sostanziale di due importanti istituzioni che possono fare tanto per il benessere dei cittadini e per la pace del mondo». Lo ha detto, oggi, il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, alla firma del protocollo d’intesa tra ministero e Pontificia università Lateranense (Pul) avvenuta presso il salone delle conferenze al Viminale.

L’iniziativa - riservata all'inserimento di venti studenti titolari di protezione internazionale - è stata presentata dal direttore centrale per le Politiche dell’Immigrazione e l’Asilo, Rosetta Scotto Lavina che ha sottolineato con entusiasmo il progetto.

«Questo ministero – ha proseguito Bubbico - spesso viene vissuto come ministero della polizia e noi dobbiamo stare molto attenti a garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto delle regole da parte di tutti, di chi accogliamo e dei cittadini italiani. Ma questo è anche il ministero del rispetto della dignità della persona e il ministero dei diritti che vede nel dialogo nella relazione interculturale interreligiosa una chiave fondamentale per garantire prosperità e benessere alle nostre comunità».

Il progetto si inserisce nel quadro delle attività svolte dal dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, in particolare dalla direzione centrale per le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo, e mira a rafforzare le azioni di tutela e di inclusione dei soggetti più deboli. 

Hanno partecipato all’evento, tra gli altri, il vice capo di gabinetto vicario, Franca Triestino, il commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Santi Giuffrè, il commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Vittorio Piscitelli, il capodipartimento delle Politiche del Personale, Luigi Varratta.

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