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Prevenzione e terrorismo, Alfano: «Fino a oggi ha funzionato strategia di intelligence e legislativa»

20 Luglio 2016

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Ultimo aggiornamento:

Mercoledì 20 Luglio 2016, ore 16:58
Il ministro dell’Interno risponde al Question time alla Camera dei deputati

«Non esiste un Paese a rischio zero, ma da noi la prevenzione ha funzionato». Sono le parole del ministro dell’Interno Angelino Alfano, pronunciate nel corso del Question time che si è svolto oggi alla Camera dei deputati in merito alle iniziative messe in campo per garantire un adeguato livello di sicurezza in Italia, con particolare riferimento alla minaccia terroristica.

Per tutto il 2015 e fino a luglio del 2016 i dati dicono che, ha proseguito il titolare del Viminale, «156.685 persone sono state controllate, sono state effettuate  oltre 2.000 perquisizioni e sono stati fatti accertamenti su 346 navi che navigano sulle rotte dei foreign fighters».

In relazione al quesito sulle iniziative, anche normative, per prevenire e contrastare la minaccia terroristica proveniente dall'islamismo radicale, ha sottolineato Alfano, «oggi sono 7.050 i nostri militari impegnati nella difesa degli obiettivi sensibili, che hanno permesso di liberare uomini delle Forze dell’ordine che sono impiegati invece nei loro compiti istituzionali».

L’Italia, ha concluso il ministro dell’Interno, «fino ad oggi è stato un Paese sicuro e lo dimostrano i grandi eventi che si sono conclusi come Expo, il Giubileo, la finale di Champions, e molti concerti. Hanno funzionato la prevenzione, la strategia dell’intelligence e quella legislativa. L'anno scorso abbiamo varato un decreto contro il terrorismo e norme hanno permesso l’arresto e la punizione di foreign fighters».

Nell'azione di contrasto al terrorismo, il responsabile del Viminale ha sottolineato anche l'importanza di una risposta culturale ed un «lavoro di deradicalizzazione anche con un intenso lavoro nelle carceri che ha dato risultati».

 

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