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Controlli e dialogo a Firenze per la comunità cinese

5 Luglio 2016

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Ultimo aggiornamento:

Lunedì 11 Luglio 2016, ore 11:36
La prefettura: proseguiranno le attività ispettive e la disponibilità al confronto

«Nessuno può sottrarsi alla legalità e i controlli da parte delle istituzioni, che sono ben presenti sul territorio, favoriscono un’economia sana. Il rispetto delle regole e delle istituzioni è imprescindibile. E questo vale per tutti, indipendentemente dalla nazionalità». Lo ha dichiarato oggi il prefetto di Firenze Alessio Giuffrida che ha presieduto una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto su quanto accaduto all’Osmannoro nel comune di Sesto Fiorentino la settimana scorsa.

Tra il 29 e il 30 giugno, alcune centinaia di cinesi hanno protestato per un controllo effettuato in ambito aziendale. Sono dovute intervenire le forze dell’ordine e sul posto si sono verificati tafferugli.

Dalla riunione è emersa una comune linea di condotta, unanimemente condivisa da tutti i partecipanti: il console cinese Wang Fuguo, i vertici provinciali delle forze dell’ordine, l’assessore regionale Vittorio Bugli, il sindaco sestese Lorenzo Falchi, gli assessori fiorentini Federico Gianassi e Sara Funaro. Proseguiranno i controlli in tutte le aziende della zona, per tutelare la salute e la sicurezza degli stessi lavoratori cinesi, secondo il piano straordinario per il lavoro sicuro della regione Toscana, che in un anno e mezzo di operatività ha dato ottimi risultati.

«Ho voluto fare il punto anche con il console - ha detto Giuffrida - per capire quali sentimenti agitino la comunità cinese, nei confronti della quale si confermano amicizia e stima. Se c’è un momento di difficoltà va superato al più presto e va ricostruito un clima di fiducia».

Prosegue quindi l’azione ispettiva ma accanto a questa massima disponibilità al confronto e al dialogo, anche attraverso il lavoro delle associazioni cinesi e con la mediazione delle autorità consolari.

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