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Reati in calo, più risorse alle Forze dell’ordine e gestione più efficiente dell’immigrazione

18 Maggio 2016

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Il ministro Alfano ha tracciato il bilancio di un triennio alla guida del dicastero del Viminale, mettendo in evidenza i risultati positivi ottenuti grazie ad un insieme di leggi varate che hanno funzionato

servizio di Claudio Buttinelli

‘Millegiorni’ di lavoro del ministero dell’Interno e delle sue strutture dislocate su tutto il territorio raccontati attraverso dati, grafici e slide. Un triennio fatto di un «lavoro straordinario e di risultati eccellenti», come lo ha definito il ministro Angelino Alfano, in conferenza stampa al Viminale.

I ringraziamenti del ministro sono andati ai vertici delle Forze dell’ordine presenti in sala stampa: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Penitenziaria, Forestale e Vigili del Fuoco e ai vertici dell’Amministrazione dell’Interno: dal capo di Gabinetto, Luciana Lamorgese, al capo dell’ufficio Legislativo, Bruno Frattasi, ai capi dipartimento Belgiorno, Morcone, Musolino e Varratta.

Il 2015 è l’anno che ha registrato il minor numero dei reati nell’ultimo quinquennio: sono oltre 350mila in meno negli ultimi tre anni. Questo, ha sottolineato Alfano, rappresenta sicuramente un ‘valore’. Oltre agli omicidi, infatti, calano in modo significativo i ‘reati predatori’ – furti e rapine  - che destano allarme sociale anche se, dice il ministro «vogliamo fare di più».

Nel contrasto alla criminalità organizzata, l’azione di contrasto è stata positiva – ha proseguito il ministro -perché denota una tendenza di aggressione senza sosta che sconta le azioni di successo degli anni precedenti.

Sul fronte del terrorismo internazionale, la linea di confine è data dall’applicazione della legge n. 43 del 2015 che stabilisce carcere per chi organizza, finanzia e propaganda viaggi finalizzati al terrorismo e per i foreign fighters. Dopo l’entrata in vigore del provvedimento, infatti, sono aumentati del 24% gli estremisti arrestati e del 155% le espulsioni per motivi di sicurezza.  Imponente anche il numero delle persone controllate: ben 124mila. Alfano ribadisce il principio per cui occorre «separare chi prega da chi spara».

Notevoli anche i numeri relativi all’ordine pubblico: circa 31mila le manifestazioni di rilievo gestite dalle Forze dell’ordine con un deciso calo degli agenti feriti. Determinante a questo proposito, l’apporto dei 7.050 militari dell’Esercito che nei servizi di sorveglianza, con postazioni fisse, del territorio hanno consentito di ‘liberare’ risorse a favore dei servizi di Polizia e Carabinieri.

Un effetto positivo delle nuove norme introdotte si registra anche nel settore della violenza nelle manifestazioni sportive. Dopo il varo della legge 146 del 2014 con l’inasprimento delle sanzioni come i Daspo, sono diminuiti del 38% gli incidenti.

Dati confortanti anche dal contrasto alla violenza di genere dopo l’introduzione della legge 119 del 2013 contro gli stalker riassunti dal minor numero di donne uccise e dal notevole aumento delle denunce che segnala un maggior senso di protezione offerto da parte delle istituzioni che viene recepito positivamente dalle vittime.

Anche le varie direttive emanate nell’ultimo triennio nel campo della lotta all’abusivismo commerciale e alla contraffazione stanno portando risultati positivi. Aumentate il numero delle operazioni di contrasto effettuate dalle Forze di polizia, in particolare dalla Guardia di Finanza, e +136% il valore dei beni sequestrati , quindi, 2,6 miliardi di euro in valore complessivo.

Per esemplificare i risultati sul fronte dei beni confiscati, il ministro ha poi sottolineato il grande valore simbolico, oltre che economico che hanno queste operazioni : Il covo di Riina a Palermo che è diventato adesso una Stazione dei Carabinieri. In più, i dati dei sequestri sono in costante ascesa: da 739 del 2013 ai 3014 del 2015.

Il ministro, poi, ha evidenziato come per il Governo, anche in periodo di spending review, la sicurezza rappresenti una priorità: gli stanziamenti di bilancio in questo settore sono , infatti, aumentati anche per le spese di manutenzione di immobili, impianti, automezzi ed equipaggiamenti.

Anche i dati del turn over nella Polizia di Stato vanno in questa direzione: dal 2013, infatti, è aumentato progressivamente fino a raggiungere il 100% nel 2016. Inoltre, a dimostrazione della «massima stima del Governo», ha riferito il ministro, nei confronti del Corpo dei Vigili del fuoco, sono state 3005 le assunzioni che rappresentano circa il 10% della forza lavoro complessiva.

Fronte immigrazione. Qui il ministro dell’Interno ha ribadito la linea italiana: «Noi salviamo vite, dopo chiediamo se si tratta di profughi o irregolari. Stiamo, ha detto, dalla parte giusta della Storia». Anche qui i dati a supporto: in quest’ultimo anno, siamo al 90% di migranti sbarcati foto segnalati, inoltre, sono state potenziate le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale con il 179% in più di provvedimenti emessi.

Il ministro dell’Interno ha, poi, concluso questo incontro con la stampa, annunciando la prossima sfida per il Viminale: una legge sulla sicurezza urbana.

Ultimo aggiornamento:

Giovedì 19 Maggio 2016, ore 15:18