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Il ministro Alfano a Bruxelles ha ricevuto consensi per il piano italiano sull’immigrazione

20 Maggio 2016
Presto una delegazione in Niger per frenare gli arrivi

L'allestimento in Italia di hotspot mobili, o galleggianti, cioè di centri per l'identificazione, la registrazione e il primo smistamento degli immigrati irregolari, «è un'ipotesi su cui si sta lavorando da più di un mese con tutta l'istruttoria tecnica, per evitare che ci sia una situazione di difficoltà o disordine sui moli e per organizzare il fotosegnalamento direttamente a bordo, sotto l'egida di Frontex, con la presenza delle organizzazioni umanitarie». Così il ministro dell’Interno Alfano, al suo arrivo a Bruxelles, dove stamattina si è svolto un consiglio Giustizia e Affari interni dedicato all'emergenza migratoria e all'attuazione dell'accordo con la Turchia.

La programmazione di nuovi hotspot, procede «in un contesto e in una logica che ha come clausola “sempre se serve”». «Le dichiarazioni del presidente del Consiglio – ha precisato Alfano - sono corrette e ineccepibili, nel senso che i migranti stanno calando e noi lavoriamo per ridurne ancora il flusso. Detto questo, io faccio il ministro dell'Interno e dunque mi preparo per l'eventualità in cui servano nuovi hotspot e lavoro per predisporre tutto questo». Occorre infatti tener conto della previsione di un possibile aumento degli arrivi in estate. «Ci faremo trovare pronti all'appuntamento», ha assicurato il ministro.

L'Italia sta ottenendo il consenso dei partner europei sul migration compact, ha inoltre riferito in una pausa dei lavori il ministro. Il piano per la gestione dei flussi migratori, messo a punto dal governo italiano, affronta, oltre alle questioni che riguardano la Libia e i rimpatri, anche le attività di dissuasione da mettere in atto nel continente africano per impedire la partenza dei migranti. Durante una riunione ristretta, che si è svolta a margine dell’incontro, la strategia italiana ha registrato, ha detto Alfano, «un grande sostegno, un sostegno autentico e sincero». 
A questo proposito, il ministro ha annunciato che la prossima settimana partirà per il Niger una delegazione capitanata dal sottosegretario Domenico Manzione. L'Italia ha chiesto che il piano sia finanziato dall'Ue con nuovi strumenti.

Per quanto riguarda la sicurezza dei voli civili, il ministro Alfano ha ribadito l’importanza della registrazione dei nomi dei passeggeri e di tutta una serie di altre informazioni collegate. «Se serviranno altre misure – ha assicurato - le assumeremo nel corso delle prossime settimane».

Bruxelles - riunione

Ultimo aggiornamento:

Venerdì 20 Maggio 2016, ore 20:07