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Genova, i sindaci in prefettura: le ricette per l'accoglienza

28 Aprile 2016
Conferenza metropolitana con i comuni del territorio su soluzioni e prospettive di ampliamento dei posti

Dialogo governo-enti locali, numeri adeguati a dimensioni e capacità dei comuni, integrazione.  Sono i fattori che favoriscono l'accoglienza secondo le esperienze dei sindaci dei comuni della città metropolitana di Genova, riuniti ieri in prefettura dal prefetto Fiamma Spena per la conferenza metropolitana.

Obiettivo, quello di «condividere e raccogliere le proposte” anche per pianificare un ampliamento dell'accoglienza diffusa in vista dei nuovi prevedibili flussi di migranti.

Su questo fronte la prefettura si è mossa proprio oggi pubblicando un nuovo bando di gara per individuare ulteriori posti per richiedenti asilo, mentre la Curia ha messo a disposizione 120 posti nelle parrocchie, informa l'ufficio territoriale del governo.

I numeri e le esperienze

La Liguria ne accoglie attualmente 3.673: la metà di queste persone è ospitata nei comuni della città metropolitana; di questa metà, 1600 sono concentrati nel capoluogo.

«I numeri nel comune di Genova sono importanti e la gran parte dell’accoglienza dei richiedenti asilo si realizza in appartamenti, senza alcuna frizione», ha raccontato l'assessore Emanuela Fracassi. La situazione è più complessa nelle strutture di convivenza più grandi, ha proseguito osservando che «è evidente che più riusciamo a diffondere la capacità di accoglienza sul territorio di famiglie e gruppi di ragazzi» più si facilita la convivenza.

Quasi tutte le esperienze di accoglienza riportate sono positive, e si basano sull'inserimento dei richiedenti asilo in progetti di volontariato.

A Campo Ligure, ad esempio, tutte e 32 le persone accolte, iscritte all’albo del volontariato del comune, hanno contribuito a risistemare il parco del Castello, con un risparmio di 25.000 euro per il paese. Anche a Sestri Levante, ha raccontato il sindaco Valentina Ghio, che è anche vice sindaco della città metropolitana, «10 migranti con il lavoro volontario affiancano le squadre di operai comunali» e stanno vivendo «esperienze di integrazione molto buone».

In generale, ha spiegato Ghio, «l’accoglienza dei migranti nel territorio della città metropolitana, d’intesa con la Prefettura, è un tema centrale per le politiche d’integrazione». Le esperienze positive, ha proseguito, «ci dicono che specialmente numeri piccoli danno utilità sociale e crescita della convivenza civile», ma sono «ragionevoli anche le preoccupazioni per casi diversi, come a Borzonasca, dove i numeri sono troppo grandi per quella realtà territoriale».

La prefettura, da parte sua, «è sempre pronta a discutere con i sindaci che svolgono un ruolo primario per il territorio», ha concluso il prefetto Spena ringraziandoli «per i molti stimoli»: le sue porte «sono costantemente aperte per fornire supporto nella soluzione dei problemi».

Ultimo aggiornamento:

Giovedì 5 Maggio 2016, ore 18:01

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