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Fermato imam somalo a Campobasso per proselitismo

9 Marzo 2016

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Alfano: «Il sistema di prevenzione funziona. Monitoraggio severo dove si può fare reclutamento»

«Il rischio zero non esiste ma l'arresto a Campobasso dimostra che il sistema di prevenzione funziona. Non dobbiamo distrarci ed il nostro grazie sincero va al lavoro svolto dalle forze dell'ordine». Sono le parole con le quali il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha commentato, al termine del Question time di oggi alla Camera, il fermo di un cittadino somalo che svolgeva attività di istigazione alla commissione di delitti con finalità di terrorismo, nei confronti di altri ospiti della struttura di accoglienza per richiedenti asilo “Happy Family” di Campomarino.

Il cittadino somalo – imam della locale comunità islamica - svolgeva attività di proselitismo invitando i suoi correligionari alla realizzazione di azioni violente da realizzare nell’ambito della “Jihad” islamica, al punto da allarmarli e costringerli ad allontanarsi dalla preghiera comune e chiedere l’intervento delle Forze dell’ordine.

L’imam, in particolare,  divulgava l’attività terroristica di stampo islamico visionando ed esprimendo elogio a immagini e filmati di azioni riferibili a organizzazioni islamiche estremiste. Il somalo esaltava inoltre gli attentati terroristici di Parigi ed il martirio,  indicando come bersaglio la stazione ferroviaria di Roma.

«Noi abbiamo un monitoraggio molto severo e attrezzato dal punto di vista tecnico di tutti i centri e i luoghi dove si può fare proselitismo, ha concluso Alfano, e dove può avvenire teoricamente il reclutamento».

Ultimo aggiornamento:

Martedì 15 Marzo 2016, ore 14:16

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