«Non accetteremo mai che il trattato di Schengen e l'Europa siano messi in discussione dalle sue fondamenta rinunciando alle libertà faticosamente conquistate». Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano oggi pomeriggio al question time alla Camera sottolineando che entro il 2016 si tornerà alla «piena operatività di Schengen».

La decisione dell'Austria di chiudere le frontiere, ha spiegato il ministro, si è basata su un regolamento dello stesso trattato che prevede la possibilità di ripristinare i controlli in caso di «minaccia grave alla sicurezza» del Paese. In ogni caso, ha aggiunto Alfano «nessuna ripercussione critica si è verificata sul territorio italiano» in seguito alla decisione, nè si sono verificati «aspetti problematici al Brennero».

Alla crisi dei migranti, ha poi ribadito il titolare del Viminale, non vanno date «risposte dettate da spinte nazionalistiche»: serve, piuttosto, una «strategia condivisa» a livello europeo perchè «non è immaginabile che un solo Paese possa contrastare» un simile esodo. Proprio per questo, ha ribadito Alfano, «la tabella di marcia definita dall'Ue è superare il mosaico di decisioni unilaterali ed arrivare al ripristino della piena operatività di Schengen entro il dicembre 2016».