Centri di accoglienza ed espulsione, sì alla proroga per la commissione d’inchiesta - Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia - Stranieri in Italia

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La Camera decide che potrà avanti i lavori fino alla fine della legislatura. Il presidente Gelli: "Tutelare i diritti inviolabili dei cittadini stranieri"

Roma – 24 marzo 2016 – La Camera dei Deputati continuerà a indagare sul sistema di accoglienza e sui centri dove vengono ospitati i profughi o trattenuti i migranti irregolari. 

Ieri sera l’aula di Montecitorio ha approvato una proroga per il lavoro della commissione di inchiesta insediatasi un anno fa. Avrebbe dovuto concludersi tra pochi giorni, invece potrà andare avanti fino al termine della legislatura. 

Nel vasto spettro di indagine della Commissione rientrano l’identificazione e la primissima accoglienza, la profilassi e all’assistenza sanitaria, i modelli organizzativi dei centri, sia per richiedenti asilo che per migranti irregolari in attesa di espulsione. Attenzione a categorie vulnerabili, come i minori stranieri non accompagnati, ma anche al sistema degli appalti e, specialmente in questo momento, alle procedure per l’asilo. 

Accogliere nel modo migliore possibile chi bussa alle nostre porte, avendo titolo a vedersi riconoscere la protezione internazionale, non è solo un dovere individuale, ma tocca i più profondi valori di solidarietà ed integrazione sociale” ha detto intervenendo in Aula nei giorni scorsi il presidente della commissione Federico Gelli, del Partito Democratico. 

“Sui principi di accoglienza e di doveroso soccorso delle popolazioni in difficoltà si fonda non solo la democrazia italiana, ma anche lo spirito di costruzione di un’ Unione europea che - conclude Gelli - sia sempre più orientata alla tutela dei diritti inviolabili dell’uomo, anche nei confronti di chi non è cittadino europeo”.

Secondo la deputata Milena Santerini, del gruppo 'Democrazia Solidale-Centro Democratico', la “situazione migratoria non e' piu' un'emergenza, ma un fenomeno strutturale. Occorre quindi proseguire il lavoro svolto finora a garanzia dei diritti dei richiedenti asilo, o comunque dei migranti accolti, e della verifica dell'uso delle risorse". 

“Questo è un punto molto importante perché abbiamo strutture che vanno vigilate con molta attenzione. Va da sé la necessaria, attenta e continua comunicazione con il Parlamento su un tema così importante", conclude Santerini.