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Migranti, i risultati su identificazione vittime naufragio 2015 presentati a Siracusa

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Il barcone affondato il 18 aprile 2015

Foto:

Commissario persone scomparse
18 Ottobre 2016

Ultimo aggiornamento:

Martedì 18 Ottobre 2016, ore 16:10
Illustrati dal commissario straordinario per le persone scomparse Piscitelli. Presenti il sottosegretario Manzione e i prefetti della Sicilia

​Una conferenza stampa sulle attività di identificazione delle vittime del naufragio del 18 aprile 2015, avvenuto nel canale di Sicilia, si è tenuta oggi alle 12 presso la Camera di commercio in via Duca degli Abruzzi 4, a Siracusa. All'incontro hanno preso parte il sottosegretario all'Interno Domenico Manzione e i prefetti della provincie siciliane di Siracusa, Catania, Caltanissetta, Messina, Palermo e Ragusa.

Le attività in corso e i risultati già raggiunti da parte dell'ufficio del commissario del Governo, Vittorio Piscitelli, sono indirizzate all'acquisizione dei dati ante mortem provenienti dai familiari, cui saranno inviati appositi avvisi avvalendosi del contributo del ministero degli Affari Esteri, nonché delle associazioni/ONG coinvolte.

L’interesse registrato dai più importanti media del mondo e il riferimento sulla rivista medico scientifica The Lancet al modello italiano di gestione e coordinamento delle identificazioni dei corpi dei migranti è oggi motivo di soddisfazione non solo per l’ufficio del commissario, ma anche per tutte le istituzioni del Paese.

All'incontro erano presenti nuomerosi sindaci, rappresentanti delle autorità giudiziarie, delle forze dell’ordine, della Marina Militare, del comando generale delle capitanerie di Porto, di associazioni e organizzazioni umanitarie e ong. Presenti numerosi accademici delle università di Catania, Palermo, Messina e di altre dodici, di tutta Italia, che svolgono attivitàò di ricerca sotto il coordinamento dalla professoressa Cristina Cattaneo - responsabile del laboratorio LABANOF di Milano - in qualità di team leader dei medici legali, genetisti e antropologi forensi, coinvolti dall’ufficio sulla base di un apposito protocollo d’intesa sottoscritto con il MIUR  e la conferenza dei rettori.

Attività di identificazione delle vittime a la morgue del pontile Nato di Melilli (Sr)

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