Contrasto dello sfruttamento del lavoro in agricoltura: le novità della riforma
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Con l'approvazione definitiva da parte della Camera dei deputati, la riforma del contrasto dello sfruttamento del lavoro in agricoltura, il cosiddetto 'caporalato' è legge.
Le nuove norme introducono, infatti, delle modifiche significative al quadro normativo penale, prevedendo anche specifiche misure di supporto dei lavoratori stagionali in agricoltura.
Ecco, in sintesi, i principali profili della riforma:
- la riscrittura del reato di caporalato (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro), che introduce la sanzionabilità anche del datore di lavoro;
- l'applicazione di un'attenuante in caso di collaborazione con le autorità;
- l'arresto obbligatorio in flagranza di reato;
- il rafforzamento dell'istituto della confisca;
- l'adozione di misure cautelari relative all'azienda agricola in cui è commesso il reato;
- l'estensione alle persone giuridiche della responsabilità per il reato di caporalato;
- l'estensione alle vittime del caporalato delle provvidenze del Fondo antitratta;
- il potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, in funzione di strumento di controllo e prevenzione del lavoro nero in agricoltura;
- il graduale riallineamento delle retribuzioni nel settore agricolo.