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Nessuna residenza agli immigrati irregolari

20 Ottobre 2016

Ultimo aggiornamento:

Giovedì 20 Ottobre 2016, ore 16:15
Lo ha assicurato il ministro dell’Interno al Question Time. Interrogazioni anche sul distretto di Prato e sul documento di fine mandato di Marino

«Mai nessun profugo precederà un italiano nell’erogazione dei servizi che gli enti e le istituzioni italiane devono agli italiani». Il ministro dell’Interno Alfano ha risposto così al Question Time di ieri alla Camera dei deputati in merito ad articoli apparsi sulla stampa che hanno preoccupato i sindaci, poiché paventavano la possibilità di accesso da parte dei profughi ai servizi sociali erogati dai comuni, già con difficoltà, ai propri cittadini.
«Tengo a precisare – ha detto Alfano - che l'iscrizione e le variazioni nei registri anagrafici sono previste per i soli cittadini stranieri, regolarmente residenti in Italia, in possesso di un regolare permesso di soggiorno e per i richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza, per i quali il Centro rappresenta il luogo di dimora abituale ai fini della iscrizione cui ho fatto riferimento. Quindi non c’è nessuna, nessuna, nessuna innovazione rispetto a quanto disposto dal testo unico dell'immigrazione».

Il ministro ha illustrato, inoltre, i dati sui controlli effettuati nel distretto di Prato: nell'ultimo triennio, con il coordinamento del gruppo interforze o della regione Toscana, sono stati oltre 6.000. 
«L'aumento esponenziale dell'attività ispettiva – ha osservato il ministro - ha consentito di far emergere consistenti sacche di irregolarità e criticità».
«Negli anni 2015 e 2016 – ha aggiunto - i reparti della Guardia di finanza hanno effettuato 258 interventi ispettivi nei confronti di ditte individuali e società riconducibili a soggetti di etnia cinese, facendo emergere una evasione di imposte per un importo complessivo di circa 30 milioni di euro». 
Circa 400 sono state le violazioni di natura penale e di più di 300 gli illeciti amministrativi accertati nelle attività di contrasto alle illegalità del money transfer.
In un'indagine conoscitiva sulla realtà pratese, ha riferito Alfano, la Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo «ha definito il sistema dei controlli attuati in quell'area un modello efficace da valutare in sede nazionale».

Per quanto riguarda la questione della mancata pubblicazione della relazione di fine mandato del sindaco Ignazio Marino, della quale i cittadini hanno diritto di prendere visione, il ministro Alfano ha comunicato che il documento deve ancora essere firmato. Secondo quanto riferito, il prefetto di Roma Paola Basilone avrebbe chiesto ieri alla sindaca Virginia Raggi di sollecitare Marino a procedere immediatamente alla sottoscrizione, oppure a dichiarare le ragioni del rifiuto, per consentire la pubblicazione della relazione nel sito istituzionale.