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Operativo a Reggio Calabria il tavolo di coordinamento contro il caporalato

13 Settembre 2016

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Ultimo aggiornamento:

Mercoledì 14 Settembre 2016, ore 09:03
Una convenzione inquadrerà funzioni e compiti per interventi a favore della sicurezza e della legalità nel lavoro agricolo

Si è insediato a Reggio Calabria il tavolo permanente di coordinamento previsto dal Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura firmato a maggio scorso dal ministero dell'Interno e altri partner pubblici e privati. Ieri in prefettura si è svolta la prima riunione, presieduta dal prefetto Michele di Bari.

Al tavolo siedono i rappresentanti dei firmatari insieme a quelli delle Forze dell'ordine. L'obiettivo comune è monitorare il settore del lavoro agricolo nel territorio provinciale e promuovere interventi ad ampio raggio, volti garantire e migliorare le condizioni di legalità e sicurezza, sanitarie, abitative e di inclusione sociale per i lavoratori stranieri.

La prima tappa, informa la prefettura, sarà la firma di una convenzione che inquadrerà chi fa cosa, funzioni e compiti dei soggetti coinvolti.

COMPITI E INIZIATIVE

La regione Calabria si occuperà di promuovere politiche abitative a favore dei lavoratori stagionali, anche attraverso bandi rivolti ai comuni per contributi alla ristrutturazione di edifici; la provincia di Reggio Calabria potenzierà i servizi di informazione e orientamento al lavoro sia nei centri per l'impiego che attivando sportelli mobili funzionali da collocare vicino ai luoghi di raccolta dei lavoratori stagionali giornalieri.

Postazioni mobili saranno allestite anche da azienda sanitaria provinciale (Asp), Caritas diocesana, Croce rossa e Misericordia, offriranno assistenza sanitaria e visite mediche gratuite. La direzione territoriale del Lavoro (Dtl) insieme a Inail, Inps e dei mediatori culturali lavorerà per far emergere le problematiche principali mentre l'Inail predisporrà opuscoli multilingue per informare su salute e sicurezza.

Le organizzazioni sindacali, insieme ai mediatori culturali, offriranno supporto informativo e giuridico - legale ai lavoratori. Anche le associazioni dei datori di lavoro avranno un ruolo importante: sensibilizzare i propri iscritti invitandoli a scegliere gli stagionali dalle liste di prenotazione create nei centri per l'impiego, segnalare ogni irregolarità, adottare iniziative pro-lavoratori come il servizio di trasporto casa-lavoro.

La prefettura, che monitorerà sull'attuazione della convenzione, intensificherà i controlli nelle aree come la Piana di Gioia Tauro dove il fenomeno è più radicato, attraverso gruppi interforze più operatori della Dtl e dell'Asp, in attauzione dell'obiettivo strategico del piano Focus 'ndrangheta “Controlli su aree di cantiere, luoghi di lavoro, lavoro nero, intermediazione illecita di manodopera”.

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