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"Parco solidale" in provincia di Vercelli per integrare i migranti con il volontariato

22 Settembre 2016

Ultimo aggiornamento:

Giovedì 22 Settembre 2016, ore 12:40
Firmato in prefettura il protocollo con l'ente Parco del Ticino e Lago maggiore che disciplina le attività

L'integrazione passa anche per l'ambiente. Impegnare i migranti richiedenti asilo ospitati nel territorio in servizi di volontariato - in questo caso a tutela dell'ambiente - per favorirne l'inclusione è l'obiettivo del protocollo d'intesa tra la prefettura di Vercelli e l'Ente di gestione delle aree protette del Parco del Ticino e Lago Maggiore - sede operativa di Albano Vercellese, siglato ieri.

Si chiama "Parco solidale" il progetto sancito dall'intesa, firmata nella sede dell'ufficio territoriale del governo piemontese dal prefetto Maria Rosa Trio e del direttore dell'ente Benedetto Franchina.

Coinvolgerà i cittadini stranieri ospitati nella struttura di Albano Vercellese che hanno fatto richiesta di protezione internazionale e che aderiranno al Patto di volontariato.

L'oggetto dei servizi sarà individuato dall'ente Parco negli ambiti di competenza, insieme con gli enti locali coinvolti, ricompresi nella sua area. Le attività, non specializzate e non professionali, svolte gratuitamente e con copertura assicurativa fornita dall'ente, saranno precedute da moduli di formazione base, a cura dello stesso ente Parco, che provvederà anche alle attrezzature necessarie, oltre che a informare costantemente la prefettura dei servizi individuati. Operatori dell'ente supervisioneranno le attività.

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