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Sicurezza dello Stato: espulso imam di Treviso

8 Settembre 2016

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Ultimo aggiornamento:

Lunedì 12 Settembre 2016, ore 14:09
Disprezzava i principi fondanti la nostra Costituzione e aveva rifiutato di prestare giuramento per il conferimento della cittadinanza italiana. Salgono a 12 gli Imam espulsi dall'inizio del 2015

Disprezzava i principi fondanti la nostra Costituzione «invitando persino i suoi familiari e i suoi conoscenti a rifiutare la cittadinanza italiana, proprio come lui aveva fatto. In particolare, si era rifiutato di prestare giuramento per il conferimento della cittadinanza italiana. Decisione, questa, maturata sulla base del convincimento secondo cui c'è piena  incompatibilità tra  l'osservanza dei precetti salafiti e la fedeltà alla Repubblica, laddove la nostra legislazione sarebbe portatrice di valori inaccettabili per un musulmano vero: un "insieme di peccati  su peccati" come, per esempio, la parità tra uomo e donna».

A causa di questi «sentimenti di avversione verso le nostre regole» è stata disposta - ha reso noto il ministro dell'Interno Angelino Alfano - un'altra espulsione, nella tarda serata di ieri, per motivi di sicurezza dello Stato, con volo Fiumicino-Casablanca, nei confronti di un marocchino di 33 anni, segretario della Comunità islamica di Treviso e provincia, oltre che, in assenza del titolare, "imam supplente".

«Prestiamo grande attenzione all'attività di esponenti religiosi che, se in contrasto con le nostre leggi e se ostili alle nostre tradizioni, possono condizionare e orientare negativamente i loro fedeli, alimentando sentimenti di odio e di violenza». 

A partire dal 2015 sono 12, dunque, gli imam espulsi. Complessivamente, dall'inizio del 2015, si contano 115 rimpatri forzati, dei quali 49 sono stati eseguiti nell'anno in corso.

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