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Buono il livello di integrazione dei richiedenti asilo: il modello Bolzano funziona

20 Aprile 2017

Ultimo aggiornamento:

Giovedì 20 Aprile 2017, ore 15:41
A palazzo Ducale analisi dell’accoglienza nella provincia

Centri di accoglienza per richiedenti asilo della provincia: situazione e criticità. E’ l’argomento più importante trattato dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito oggi a palazzo Ducale a Bolzano, presieduto dal prefetto Elisabetta Margiacchi.

Nel corso dell’incontro è emerso che il programma di ospitalità dei migranti in strutture di piccola e media grandezza costituisce una modello di gestione del fenomeno dell’accoglienza. I fatti, alla luce di quanto avviene quotidianamente nelle strutture sul territorio, dimostrano un buon livello di integrazione dei migranti ospitati con le realtà territoriali.

Per quanto riguarda la città di Bolzano, capoluogo di regione e naturale punto di snodo della distribuzione dei cittadini stranieri, è “fisiologica” la presenza di centri di accoglienza di maggiori dimensioni che esigono una gestione attenta e puntuale.

Il prefetto ha poi confermato la predisposizione di mirati servizi di prevenzione e controllo, soprattutto dopo la rissa scoppiata nei giorni scorsi  presso la struttura “Alimarket”, nelle zone maggiormente esposte ad episodi di microcriminalità, come ad esempio piazza Stazione.

Margiacchi ha evidenziato l’importanza di un preciso sistema di informazione e condivisione delle informazioni e dei segnali che gli operatori quotidianamente percepiscono all’interno dei centri, che permette di prevenire situazioni di potenziale criticità, assicurando quindi la pacifica convivenza all’interno degli stessi.

Prossimamente, è stato annunciato dal Comitato verranno attivati i centri, al momento in corso di adeguamento strutturale, a Laives, Silandro, Lana, Bressanone e Ora.

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