Immigrazione a Rieti, focus nella prefettura su ritorno volontario assistito
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Immigrazione e ritorno volontario assistito (Rva). Sono gli argomenti discussi nella prefettura di Rieti in un incontro con enti ed operatori locali della provincia che, a vario titolo, si occupano del tema.
Obiettivo, migliorarne le competenze e rafforzare l’accesso alla misura da parte di tutti i migranti potenziali beneficiari, in particolare gli irregolari o a rischio di irregolarità, ed i richiedenti asilo cui è stata negata la protezione.
Nel corso della giornata formativa, funzionari dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), hanno presentato il progetto Ri.St.A.Rt “Ritorno sostenibile attraverso il supporto alla reintegrazione”, con un focus sul ritorno volontario assistito dei minori stranieri non accompagnati.
L’Organizzazione, con sede centrale a Ginevra, gestisce i programmi di Rva da oltre 20 anni e vanta una presenza operativa in più di 100 Paesi, con una struttura estesa e capillare, per informare ed assistere i migranti che volontariamente ritornano nella loro patria.
In Italia, la misura del Rva è stata attivata nel 1991. Dal 2009, con l’istituzione del Fondo europeo per i rimpatri, l’Oim ha fornito supporto anche di natura finanziaria, psicologica e medica, per accompagnare e sostenere il reinserimento del migrante nel tessuto socio-economico del paese di origine.
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