Riconoscere le vittime di tratta, un seminario a Firenze
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Come identificare le vittime di tratta di esseri umani tra i richiedenti la protezione internazionale? Quali sono i segnali da prendere in considerazione? Quali meccanismi attivare sul fronte della protezione e dell’assistenza? Rispondere a questi quesiti è stato lo scopo del seminario formativo, che si è svolto oggi nella prefettura di Firenze, organizzato dalla Commissione nazionale per il Diritto d’Asilo e dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati-Unhcr.
La giornata, che ha visto la partecipazione di oltre 130 persone, era rivolta ai componenti delle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale di Firenze e Livorno, agli operatori del progetto regionale per l’assistenza delle vittime di tratta (Satis) e alle figure che li coadiuvano per accrescere le capacità nel riconoscere i cosiddetti “indicatori di tratta”, cioè quegli elementi che fanno ritenere di trovarsi di fronte a potenziali vittime.
Le persone sfruttate, per tanti motivi come la paura di ritorsione, difficoltà nell’esprimersi, giovane età, ma anche perché manca la consapevolezza della loro condizione, celano il proprio stato, non ne parlano, non si affidano a coloro che potrebbero aiutarle.
I lavori del seminario, moderato dal vice prefetto Francesco Massidda, sono stati aperti dal saluto del prefetto Alessio Giuffrida, a cui è seguito l’intervento dell’avvocato Francesca Nicodemi, rappresentante dell’Alto Commissariato, che ha focalizzato il suo intervento, in particolare, sui meccanismi dei cosiddetti “referral” (i riscontri delle informazioni necessarie a far emergere il fenomeno), a cui si attengono tutti gli operatori coinvolti. Sempre sul tema delle misure di protezione e sostegno, hanno parlato le esperte Unhcr, mentre le psicologhe dell’associazione Progetto Arcobaleno Onlus e della Società della Salute di Pisa hanno illustrato il progetto Satis, il Sistema Antitratta Toscano, iniziativa regionale per aiutare le donne a liberarsi dallo sfruttamento sessuale.
Infine ha preso la parola il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze Angela Pietroiusti che ha spiegato il ruolo dell’autorità giudiziaria nel contrasto alla tratta e nel perseguimento delle organizzazioni che ne traggono profitto.
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