Controlli anti-caporalato a San Ferdinando e in aziende agricole del reggino
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Controlli a tappeto anti caporalato, il 28 novembre scorso, in provincia di Reggio Calabria, sia nella tendopoli di San Ferdinando, che ospita migranti extracomunitari, che in 3 aziende agricole - a Melicucco, a Polistena e a San Ferdinando - dove sono state riscontrate irregolarità relative ai contratti e, in quella di Melicucco, per l'impiego di lavoratori in nero, oltre il 31% sul totale della manodopera.
Cinquanta perquisizioni personali, 60 sanzioni amministrative per un totale di oltre 81mila euro (81.340) sono il risultato della giornata di controlli condotti in collaborazione da Polizia di Stato (commissariato di Gioia Tauro), Carabinieri, Guardia di Finanza, ispettorato territoriale del Lavoro e Polizia provinciale e focalizzati soprattutto sulle condizioni dei lavoratori extracomunitari ospitati nella tendopoli, informa la prefettura di Reggio Calabria.
Le attività di controllo sul territorio nel settore ortofrutticolo sono effettuate periodicamente in attuazione delle strategie di contrasto al caporalato - cioè allo sfruttamento del lavoro sia dal punto di vista dei contratti, che del rispetto delle condizioni di sicurezza e igienico-sanitarie - e di riaffermazione della legalità definite nell'ambito del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica della prefettura, presieduto dal prefetto Michele di Bari.
La strategia segue le linee tracciate dal ministero dell'Interno con il piano d'azione nazionale e transnazionale "Focus 'ndrangheta", messo a punto nel 2014 per ristabilire condizioni di piena legalità in settori nevralgici dell'economia locale.
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