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Terrorismo e criminalità internazionale: Minniti in Giordania

14 Dicembre 2017

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Ultimo aggiornamento:

Giovedì 14 Dicembre 2017, ore 16:45
Il ministro dell'Interno ha incontrato nel Palazzo Reale di Amman il Re Abdallah bin al Hussein

Il contrasto al terrorismo e alla criminalità internazionale, anche attraverso il rafforzamento della collaborazione bilaterale, sono stati i temi al centro dei colloqui tra il ministro dell'Interno, Marco Minniti, e il Re di Giordania, Abdallah bin al Hussein.

Il responsabile del Viminale e il sovrano si sono soffermati anche sulle dinamiche dei flussi migratori, con particolare riferimento all’accoglienza dei rifugiati e agli scenari legati ai processi di stabilizzazione nella regione e in Libia.

Si è anche convenuto sull’impegno comune volto a rafforzare il processo di stabilizzazione in Libia.

Minniti e Re Abdallah, nell’approfondire le relazioni tra i due Paesi, anche in chiave di lotta al terrorismo, hanno sottolineato la necessità di proseguire e rafforzare la collaborazione anche in relazione alle dinamiche innestate dalle sconfitte di DAESH e al conseguente fenomeno dei foreign fighters.

Nel corso dei colloqui, è stata condivisa l’importanza strategica che rivestono i processi di de-radicalizzazione, ritenendo necessario sviluppare maggiormente lo scambio di informazioni e di analisi del fenomeno estremista.

Lungo questa direttrice il ministro dell'Interno e il Re di Giordania si sono soffermati sulle principali iniziative portate avanti dai due Paesi in questo settore, puntando l’attenzione sull’esigenza del contrasto ad ogni forma di radicalismo.

Nel corso della sua visita in Giordania, Minniti ha incontrato il ministro dell’Interno giordano Ghaleb Al Zoubi.

Al centro dei colloqui, la cooperazione tra i due Paesi nella lotta al terrorismo e ai foreign fighters di ritorno dopo la caduta di Raqqa.

Durante l’incontro è stato anche sottolineato lo straordinario impegno giordano nell’accoglienza dei rifugiati provenienti soprattutto da Siria ed Iraq a testimonianza di una società aperta e tollerante con una pacifica convivenza tra fedi religiose.

Sul fronte della cooperazione di polizia, sulla base dell’accordo bilaterale in vigore, si è convenuto di intensificare i rapporti tra Italia e Giordania mediante lo scambio di esperienze, buone prassi, assistenza e tecnologie anche al fine di contrastare efficacemente i traffici di droga.

A conclusione della giornata, Minniti ha incontrato il Principe Ghazi bin Muhammad, Consigliere speciale del Re per gli Affari religiosi e culturali con il quale si è discusso del progetto di formazione degli Imam che prevede un primo corso di formazione per un gruppo di Imam finalizzato a preparare la nuova generazione ad affrontare adeguatamente il ruolo di guida delle comunità islamiche nel rispetto della libertà di religione, del pluralismo confessionale e dei doveri civici.

Il ministro Marco Minniti ha condiviso tale programma di formazione che richiama alcuni elementi valorizzati, nel nostro Paese, dal “Patto nazionale per l’Islam italiano”, sottoscritto lo scorso 1° febbraio con le associazioni islamiche maggiormente rappresentative e, in particolare, il ruolo riconosciuto alle associazioni islamiche nella promozione di una convivenza armoniosa e costruttiva fra le diverse comunità religiose e l’azione di contrasto ad ogni forma di radicalismo.

Il ministro Minniti durante i colloqui ad Amman, Giordania

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