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Migrazioni e integrazione, Campobasso punta sulla formazione

22 Dicembre 2017

Ultimo aggiornamento:

Venerdì 22 Dicembre 2017, ore 09:26
Dialogo interreligioso, approfondimenti sui diritti umani, potenziamento dello Sprar per l'inclusione

La prefettura di Campobasso sta portando avanti una serie di iniziative per favorire e sostenere percorsi di integrazione a favore dei migranti richiedenti asilo ospitati nel territorio della provincia. Cultura è la parola chiave, intesa come formazione, conoscenza, coinvolgimento degli operatori impegnati sul fronte dell'accoglienza e dell'inclusione.

Uno dei fattori che possono influire positivamente sul rapporto tra migranti e comunità locale, favorendo la comprensione reciproca, è il dialogo interreligioso, argomento del primo seminario sul tema - “'Principi costituzionali in materia di libertà religiosa, laicità dello Stato e tutele sovranazionali" - ospitato ieri in prefettura.

Relatore il professor Marco Parisi dell'Università degli Studi del Molise, il seminario è stato pensato per le religioni praticate nel territorio che non hanno stipulato intese con lo Stato italiano, e ha coinvolto anche i componenti del consiglio territoriale per l'immigrazione e i referenti dei centri di accoglienza della provincia, con l'obiettivo di approfondire la conoscenza dei principi costituzionali a tutela della libertà religiosa e dei diritti umani le norme che tutelano la libertà religiosa e i diritti umani.

Sulla stessa linea, anche se incentrato su un tema diverso, la giornata formativa su “Identificazione e supporto alle vittime di tratta e sfruttamento lavorativo: dalla frontiera al territorio” organizzata in prefettura il 19 dicembre in collaborazione con l'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) nell'ambito del progetto "ADITUS". Due le sessioni dell'incontro, una teorica, l'altra su casi pratici, dedicate a operatori della prefettura, componenti della sezione di Campobasso della commissione  territoriale di Salerno per il riconoscimento della protezione internazionale, operatori sia legali che sociali dei centri di accoglienza.

Le iniziative sono il frutto delle linee strategiche di gestione a livello locale dei flussi migratori che si è deciso di potenziare, informa la prefettura, nell'ambito del tavolo di coordinamento regionale attraverso azioni pianificate nella stessa prefettura nel corso della riunione del 14 dicembre scorso.

Tra queste, l'avvio di un nuovo sistema per la gestione dell’accoglienza, il potenziamento della rete di accoglienza dello Sprar (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati), incontri nei centri di accoglienza per divulgare il nuovo progetto “RE.V.ITA. Rete Ritorno Volontario Italia”, protocolli di intesa per la tutela delel fasce di migranti in condizioni di vulnerabilità.

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