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Nuova rete sanitaria per i migranti a Crotone

25 Gennaio 2017

Ultimo aggiornamento:

Mercoledì 25 Gennaio 2017, ore 10:10
Con i fondi Fami cresce l'offerta per l'assistenza dei casi di vulnerabilità psico-sociosanitaria

Due nuovi ambulatori a Isola Capo Rizzuto e Cirò, uno di 2° livello all'interno del reparto di malattie infettive della struttura ospedaliera di Crotone. Questo il potenziamento della rete sanitaria contenuto nella proposta progettuale dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Crotone, quale capofila ammessa a finanziamento su fondi del Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014–2020 (Fami), per la creazione di un sistema di tutela sanitaria, psicologica e integrata del migrante.

Il progetto punta ad adeguare in diciotto mesi l’offerta sanitaria locale al bisogno di salute fisico e mentale del migrante in condizione di vulnerabilità psico-sociosanitaria, favorendone l’individuazione, l’emersione e la presa in carico, tenendo conto delle dinamiche dei flussi migratori e dell’incidenza del fenomeno dei minori stranieri non accompagnati.

I due ambulatori di Isola Capo Rizzuto e Cirò replicheranno l’operato dell'ambulatorio Mesoghios di Crotone, struttura riconosciuta come riferimento della popolazione dei migranti presenti sul territorio. I casi selezionati per un approccio specialistico saranno destinati all'ambulatorio di 2° livello nel reparto malattie infettive della struttura ospedaliera di Crotone.

La nuova rete sanitaria avrà anche il compito di predisporre visite periodiche e straordinarie nelle strutture di accoglienza che ne faranno richiesta, concorrendo ad accrescere le professionalità degli operatori del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) per la gestione dei casi vulnerabili.

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