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Piacenza, migranti “Back to the future” un progetto di rimpatrio volontario assistito

8 Febbraio 2017

Ultimo aggiornamento:

Mercoledì 8 Febbraio 2017, ore 09:45
Una giornata informativa sul Ravar, finanziato con i fondi Fami. Le richieste di adesione sono gestite dalla prefettura

“Back to the Future” è il nome del progetto presentato, il 6 febbraio 2017,  alla presenza del prefetto di Piacenza, Anna Palombi. Attraverso questo progetto,  finanziato con il Fondo asilo, migrazione e integrazione (Famj) 2014-2020, è possibile  sostenere i cittadini di paesi terzi che desiderano rientrare in patria.

“Back to the Future” il Rimpatrio volontario assistito e reintegrazione (Ravar) ha il compito di offrire servizi di accompagnamento alla partenza e nel Paese di ritorno per realizzare, sulla base di piani individuali o familiari, un reinserimento socio economico. Sostenuto dall’ente “Gruppo umana solidarietà” (Gus), impegnato, anche nella provincia, in interventi di accoglienza integrata sia per richiedenti che per titolari di protezione internazionale.

Il Ravar  è stato illustrato ai rappresentati di enti territoriali della provincia e ai  ai rappresentanti di enti che operano nel settore dell’accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri, migranti e rifugiati.

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