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Accoglienza migranti, videoconferenza alla prefettura di Trieste

10 Gennaio 2017

Ultimo aggiornamento:

Mercoledì 18 Gennaio 2017, ore 09:09
In collegamento con il ministero dell'Interno sono state esaminate le peculiarità relative alla regione Friuli Venezia Giulia. L'iniziativa continuerà con le altre regioni italiane

Videoconferenza, ieri pomeriggio alla prefettura di Trieste, con il dipartimento delle Libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno sul tema sull’accoglienza diffusa dei richiedenti asilo, sul territorio nazionale.

Sono state analizzate le situazioni dei comuni nella regione ed individuati strumenti e azioni di promozione per l’attuazione dell’accoglienza diffusa nei comuni del Friuli Venezia Giulia, nel rispetto delle capacità di ospitalità in proporzione al numero di abitanti. È emersa la possibilità di un ricambio delle attuali presenze prevalentemente maschili con un maggior numero di nuclei familiari.

Nell’anno 2016 i comuni della regione che hanno ospitato migranti riceveranno una premialità, come stabilito dal decreto interministeriale Interno – Economia dello scorso anno, che ammonta in totale a circa 2milioni 800mila euro, che i destinatari potranno utilizzare senza vincoli di destinazione per le esigenze delle proprie comunità.

Sono stati resi disponibili fondi europei per sostenere progetti di utilità sociale a favore dei comuni ospitanti che ne faranno richiesta. In questo modo i richiedenti asilo ospitati potranno rendersi utili fornendo servizi alle comunità che li ospitano e i relativi progetti saranno interamente sostenuti con fondi comunitari.

Alla riunione presieduta dal prefetto Morcone - capo del dipartimento delle Libertà civili e immigrazione - in collegamento dal ministero dell'Interno, hanno partecipato il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Serracchiani e l’assessore regionale alla solidarietà, i quattro prefetti della regione, i rappresentanti dei comuni capoluogo e il presidente dell’Anci regionale. Nel mese di gennaio sono state calendarizzate analoghe videoconferenze, per ogni regione italiana.

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