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Aperto “corridoio umanitario” con l’Etiopia

13 Gennaio 2017

Ultimo aggiornamento:

Venerdì 13 Gennaio 2017, ore 14:40
Accordo al Viminale per gestire l’arrivo in Italia di potenziali beneficiari di protezione internazionale

Favorire l’arrivo in Italia in modo legale ed in condizioni di sicurezza dei potenziali beneficiari di protezione internazionale. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto “Apertura di corridoi umanitari” sottoscritto ieri al Viminale tra i ministeri dell’Interno, degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, la Conferenza episcopale italiana (Cei) e la Comunità di Sant’Egidio.

L’intesa disciplina la gestione dei migranti che manifestano una comprovata condizione di vulnerabilità determinata dalla situazione personale, dall’età e dalle condizioni di salute e  riconosciuti, in una fase preliminare, rifugiati dall’Unhcr. Si attuerà principalmente in Etiopia e riguarderà al massimo 500 persone. E’ possibile che una parte dei beneficiari sia individuata anche in altre aree geografiche caratterizzate dalle stesse problematiche a cui l’iniziativa vuole fornire risposta.

Il progetto si pone in continuità con il protocollo sottoscritto in data 15 dicembre 2015 che prevede nella sua articolazione il coinvolgimento di un totale di 1.000 potenziali beneficiari di protezione internazionale, nel biennio 2016 – 2017, provenienti prevalentemente dal Libano.

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