Stagionali, le misure di Potenza contro caporalato e sfruttamento
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Con l'arrivo della raccolta di frutta e verdura nelle campagne rimerge la necessità, nei territori a vocazione agricola, di prevenire ogni forma di illegalità nel reclutamento e nelle condizioni di permanenza dei lavoratori stagionali stranieri. In quest'ottica, la prefettura di Potenza ha stabilito ieri le misure contro il rischio di insediamenti abusivi e utilizzo illecito di manodopera.
Queste le decisioni prese dal Tavolo permanente di coordinamento contro caporalato e sfruttamento lavorativo in agricoltura, previsto dal protocollo sperimentale nazionale “Cura, Legalità, Uscita dal ghetto”:
Accoglienza
Allestimento di un centro di accoglienza temporanea nel comune di Palazzo San Gervasio, in un immobile della regione già usato la scorsa stagione. Il centro sarà gestito dal comitato locale della Croce rossa italiana e da un gruppo di coordinamento tecnico composto dai sindaci di Palazzo San Gervasio e di Venosa, e da rappresentanti del tavolo permanente;
Lavoro
All'interno del centro sarà operativo un front office del centro per l'impiego di Lavello per consentire sul posto l'incrocio tra domenda e offerta di manodopera;
Assistenza sanitaria
Sarà operativo nello stesso comune un "punto salute" dell'azienda sanitaria provinciale (Asp) dedicato ai lavoratori extracomunitari, con personale medico e amministrativo coadiuvato da mediatori culturali, orari ancora da definire;
Trasporti
Per i trasporti dal centro ai terreni e ritorno, è in programma a breve, informa la prefettura, un incontro con i sindaci interessati, i responsabili per il Coordinamento Politiche dell'immigrazione della regione Basilicata, i dirigenti dell'ispettorato terirtoriale del lavoro per verificare la possibilità di usare le linee già attive nell'alto Bradano e organizzare il servizio.
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