“Granma”, un mediometraggio sui rischi dell'immigrazione irregolare
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Un mediometraggio d’autore per contribuire al dibattito culturale sul tema dell'immigrazione, evidenziando i rischi di quella irregolare. E' "Granma", il film sviluppato dal regista Gianni Amelio e prodotto da Gianluca Arcopinto, finanziato del dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del ministero dell'Interno, selezionato per partecipare al prossimo festival di Locarno, in programma dal 2 al 12 luglio.
L'opera fa parte integrante del progetto Aware Migrants, si rivolge prima di tutto ai giornalisti, opinion-maker, cinefili e al mondo della cultura europeo e africano, attraverso la partecipazione a festival cinematografici e proiezioni mirate nei due continenti. Primo appuntamento il prossimo 4 luglio alla Casa del cinema, a Roma, dove verrà presentato, in conferenza stampa, la sua partecipazione al festival di Locarno.
La sceneggiatura e la regia di "Granma" sono state affidate all’italiano Daniele Gaglianone e al nigeriano Alfie Nze. E’ stato girato interamente in Nigeria, fra Lagos e il villaggio di Badagry, con una troupe e un cast nigeriani. La colonna sonora del film, il brano rap “Challeging death”, scritto da Alfie Nze e interpretato dai due giovani protagonisti del film, ha dato vita a un video musicale pianificato sui social media, soprattutto in Nigeria.
La campagna informativa Aware Migrants
E' finanziata dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione e sostiene il governo italiano negli sforzi volti a contrastare il fenomeno della migrazione irregolare lungo le principali rotte che partono dall’Africa occidentale ed orientale e attraversano il deserto e il mar Mediterraneo.
La campagna mira a consentire ai potenziali migranti di prendere decisioni informate mettendoli in guardia sui pericoli reali che potrebbero incontrare nel viaggio e renderli consapevoli sul comportamento disumano dei trafficanti rispetto alla loro sicurezza durante la traversata nonchè informare correttamente l'opinione pubblica nei paesi di origine sulle condizioni drammatiche vissute dai migranti e sensibilizzare su quella che è da considerare come un’emergenza umanitaria globale.