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Minniti sugli sbarchi: non ci sono le condizioni per dichiarare lo stato di emergenza

19 Luglio 2017

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Ultimo aggiornamento:

Lunedì 24 Luglio 2017, ore 18:13
Il ministro risponde al question time annunciando un incontro con Anci per discutere di accoglienza e il 25 luglio con le Ong. Potenziati anche gli organici dei Vigili del fuoco per combattere gli incendi boschivi

Gli incendi che stanno interessando il nostro Paese, il potenziamento del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, la situazione dell’accoglienza migranti e i vari aspetti legati a questo fenomeno, sono stati i temi del question time a cui ha risposto il ministro Minniti oggi in Aula alla Camera.

Contrasto agli incendi boschivi

Il ministro ha sottolineato l’impegno in atto delle strutture preposte, in particolare, ha detto che «la flotta aerea sta producendo uno sforzo eccezionale e il Coau, il Centro operativo aereo unificato vanta una delle migliori flotte aeree che ha compiuto  2000 ore di volo dal 15 giugno a oggi contro le 509 dello scorso anno». Inoltre, il Corpo dei Vigili del fuoco ha messo a disposizione del Centro operativo 16 canadair e 15 elicotteri, utilizzando in parte mezzi provenienti dal corpo forestale e in parte mezzi propri. I mezzi non utilizzati - ha spiegato Minniti - erano in fermo programmato obbligatorio per motivi tecnici. Il ministro ha anche  sottolineato che la competenza primaria nella lotta agli incendi è delle Regioni e "la recente riforma della Pa non ha inciso su disponibilità dei mezzi.
Per quanto riguarda il potenziamento degli organici dei Vigili, il ministro ha ricordato che il ministero ha dedicato una particolare attenzione al ripianamento delle dotazioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sia con iniziative legislative di incremento dell’organico teorico, di circa 2500 unità, sia con il rafforzamento delle presenze effettive presso le strutture territoriali. Tali misure hanno permesso di assumere recentemente 848 unità di vigili del fuoco, di cui circa la metà ha assunto servizio il 5 giugno scorso, mentre la restante parte sta frequentando il corso di formazione. L’Amministrazione è stata inoltre autorizzata a bandire una nuova procedura selettiva, attualmente in atto, per l’immissione di 250 giovani.
In più, per la lotta attiva contro gli incendi ci sono 390 unità del personale del corpo forestale dello Stato che sono transitati nel corpo dei Vigili del fuoco e si occupano degli incendi.

Migranti

Su questo tema, Minniti ha ribadito che al momento «Né il ministero né il governo ritengono sussistere le condizioni» per dichiarare lo stato di emergenza umanitaria. «La politica di gestione dei flussi - ha aggiunto – deve essere ispirata a un intervento pianificato, strutturato, distante da logiche emergenziali».
Inoltre, ha annunciato che il 25 luglio è previsto un incontro al Viminale con le Ong e che il codice di condotta è in linea con le deliberazioni del parlamento.
Il ministro, rispondendo ad un’altra interrogazione, ha chiarito che «a cornice normativa internazionale prevede una serie di obblighi, tra i quali l’immediato intervento in assistenza di qualsiasi persona in pericolo in mare, senza distinzioni di nazionalità o di status giuridico, nonchè l’obbligo di sbarcare i naufraghi in luogo sicuro. Tali obblighi di soccorso cessano non appena i naufraghi giungono presso il luogo sicuro, che è quella località dove le operazioni di soccorso si considerano concluse, in quanto considerate soddisfatte le necessità primarie, di sicurezza e di protezione dei diritti fondamentali dei naufraghi stessi. Secondo le convenzioni in vigore, alla nozione di luogo sicuro non corrisponde quella di luogo più vicino.
Il luogo sicuro - ha aggiunto - deve essere individuato nelle proprie acque SAR dalle autorità del paese che assume la responsabilità dell’intervento di soccorso, come tale idoneo a soddisfare le esigenze primarie dei naufraghi».

Accoglienza sui territori

Sul tema dell'accoglienza diffusa, Minniti ha spiegato che l'intensitaà degli sbarchi hanno indotto il governo a ridisegnare i meccanismi dell'accoglienza  dei migranti e si è da tempo affermata la consapevolezza del coinvolgimento dei territori, perché questo tema non deve trasformarsi in una ragione di conflitto capace di minare la coesione territoriale. Ma i Comuni che fanno accoglienza, 3.153, sono ancora oggi meno del 50% mentre sono convinto - ha detto - che l'accoglienza sia l'unico modo per bilanciare il diritto di chi accoglie con il diritto di chi è accolto", annunciando che domani «incontrerò i vertici dell'Anci: per noi i sindaci sono un alleato strategico».

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