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Ritorno-volontario assistito e reintegrazione migranti. Un progetto a Fermo

21 Luglio 2017

Ultimo aggiornamento:

Venerdì 21 Luglio 2017, ore 12:09
Il prefetto incontra il regional counsellor dell’Oim. Avviata una collaborazione con i sindaci per una corretta accoglienza, integrazione

“Ritorno Volontario Assistito e Reintegrazione (RVA&R) di cittadini di paesi terzi presenti in Italia”. È il nome del progetto avviato dalla prefettura di Fermo dopo l’incontro del prefetto Mara Di Lullo con il regional counsellor dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), Marco Burini. Il progetto promosso dal ministero dell’Interno è condiviso con l’Oim in sinergia con il progetto Ristrart, finanziato dal  Fondo asilo migrazione e integrazione (Fami).

L’obiettivo è quello di potenziare ulteriormente lo strumento del ritorno volontario e contribuire alla corretta gestione dei flussi migratori.

La prefettura sosterrà il progetto, agevolando i rapporti dell’Oim e con i gestori dei Centri di accoglienza straordinari attivati sul territorio provinciale, che ospitano, allo stato, circa 600 cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, distribuiti in diversi Centri di accoglienza straordinaria (Cas) presenti in numerosi comuni del Fermano, secondo il principio della “accoglienza diffusa e partecipata”.

Predisposti gli incontri informativi con gli operatori sociali delle strutture, funzionali anche a una calendarizzazione di apposite sessioni, suddivise per etnia e nazionalità, con i beneficiari diretti del progetto, ospiti dei centri.

Doppio lavoro sul fronte migranti che mira alla gestione accoglienza e assistenza profughi sul territorio nazionale e all’attività di sensibilizzazione per favorire gli strumenti per un rientro nei rispettivi territori d’origine grazie a un progetto individuale di reintegrazione nei propri Paesi a cura dell’Oim in accordo con il ministero dell’Interno.

Il prefetto si è rivolto ai sindaci per informarli del progetto avviato in questa provincia. Alcuni dei primi cittadini hanno avuto contatti diretti con il responsabile dell’Oim, attivando la disponibilità di locali comunali per promuovere il progetto ai migranti ospiti dei Cas, così da poterli riunire, suddivisi per etnie e nazionalità.

Di Lullo ha ringraziato con una nota indirizzata agli amministratori locali i sindaci per l’impegno nella gestione accoglienza anche attraverso la firma di diversi protocolli d’intesa con la prefettura.

Gli strumenti previsti nel protocollo consentono l’impiego volontario dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, ospitati nei Cas, in attività di pubblica utilità nei territori comunali in cui risiedono provvisoriamente. Il duplice scopo è quello di una effettiva integrazione che consente una significativa riduzione di elementi di contrasto sociale sul territorio e un aiuto concreto ai comuni che i migranti possono dare svolgendo compiti quali la manutenzione del verde pubblico, delle strade e qualsiasi utile attività per il bene comune. La prefettura ha inoltre firmato con l’Azienda sanitaria unica regionale (Asur) Area Vasta 4, un protocollo per l’impiego dei migranti presso l’Azienda Sanitaria locale e il nosocomio di Fermo.

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