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Buone pratiche in provincia di Ancona per l’accoglienza dei migranti

19 Maggio 2017

Ultimo aggiornamento:

Sabato 20 Maggio 2017, ore 10:20
Cresce del 50% il numero dei comuni coinvolti

All’inizio del 2016 erano solo 14 i comuni impegnati nell’accoglienza dei migranti in provincia di Ancona, ma oggi sono cresciuti di oltre il 50%. Lo ricorda il prefetto Antonio D’Acunto, convinto che occorra continuare sulla stessa strada che va verso un’accoglienza solidale dei migranti richiedenti asilo.

Il prefetto D’Acunto, insieme al presidente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) Marche Maurizio Mangialardi, ha tenuto un incontro oggi in prefettura sul tema dell’importanza dell’intesa tra il ministero dell’Interno e l’associazione. Tenuto conto del perdurare del fenomeno degli sbarchi nel nostro Paese, il prefetto ha ribadito la necessità di ripartire i richiedenti asilo in modo equilibrato e diffuso sul territorio, in linea con il piano di distribuzione concordato a livello nazionale. 

«L'opera di sensibilizzazione – ha osservato il presidente Anci Marche Mangialardi che conta di proseguire con la proficua collaborazione - passa attraverso attività di informazione, supporto alla creazione di progetti di accoglienza, organizzazione di seminari formativi e occasioni di confronto».

Gli enti locali, pertanto, dovranno farsi parte attiva nel promuovere essi stessi progetti di accoglienza che potranno essere finanziati nell’ambito dello Sprar.

Alla seduta hanno partecipato la referente dell’Anci Marche per l’immigrazione Emma Capogrossi, i sindaci e i rappresentanti degli ambiti territoriali sociali della provincia.

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