Ministero dell'Interno

Ministero dell’Interno

Tu sei qui

Delegazione europea visita hotspot di Trapani

5 Maggio 2017

Ultimo aggiornamento:

Mercoledì 10 Maggio 2017, ore 18:10
Esempio di accoglienza da best practice. Il rappresentante Ue accolto dal capo dipartimento Gerarda Pantalone

Il modello trapanese di gestione degli sbarchi con un hotspot ben strutturato e per una complessiva accoglienza dei migranti, come best practice da inserire in un prossimo dossier della Commissione Europea. Così, il capo della delegazione europea, vice direttore della Direzione Generale Migrazione e Affari Interni, Simon Mordue, responsabile della rotta del Mediterraneo centrale, ha commentato durante la visita istituzionale presso l’hotspot di Trapani del 4 maggio scorso.

Ad accogliere la delegazione, il capo dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione, Gerarda Pantalone ed il prefetto di Trapani, Giuseppe Priolo.

I dati che evidenziano la rilevanza del fenomeno sono stati illustrati dal prefetto di Trapani: 21.314 sono i migranti che, sino al 31 dicembre 2016, sono stati ospitati nell'hotspot dalla data di sua attivazione, nel dicembre 2015, mentre, dal 1° gennaio ne sono già transitati 3.543. Più di 3000 sono quelli presenti nella provincia, tra Centri di Accoglienza Straordinari, centri Sprar e comunità alloggio per minori, con un rapporto rispetto alla popolazione residente tra i più alti a livello nazionale.

Il capo dipartimento Libertà Civili e Immigrazione, Pantalone, ha indicato nell’hotspot trapanese un esempio di riuscita sinergia tra tutti gli attori, istituzionali e non, impegnati nelle procedure operative, ormai standardizzate per tutti i luoghi di sbarco italiani, evidenziando come il complessivo sistema italiano di assistenza ed accoglienza dei migranti concili l'esigenza di sicurezza del territorio con l’assoluto rispetto della dignità umana.

AddToAny