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Firenze: parte "Adotta Regello", progetto d'inclusione per i richiedenti Asilo

8 Maggio 2017

Ultimo aggiornamento:

Lunedì 8 Maggio 2017, ore 13:29
Gli ospiti dei centri di accoglienza del comune di Reggello potranno svolgere attività volontarie di pubblica utilità

Cura del verde, manutenzione di strade e marciapiedi, aiuto agli anziani. Sono le attività sociali e di decoro urbano nelle quali saranno impiegati i richiedenti asilo ospiti delle strutture di accoglienza del territorio reggellese.

Si tratta del progetto messo in campo dal comune di Reggello (Fi) per favorire l’inclusione sociale dei migranti, attraverso lo svolgimento lavori di pubblica utilità. Il via è stato dato oggi con la firma dell’accordo di collaborazione “Adotta Reggello”, sottoscritto a Palazzo Medici Riccardi tra il prefetto Alessio Giuffrida, il sindaco Cristiano Benucci, accompagnato dagli assessori alle politiche sociali Daniele Bruschetini e ai lavori pubblici Paolo Guerri, e i rappresentanti dei soggetti gestori dei centri di accoglienza: SCS Cristoforo, MC Multicons, Consorzio Opere di Misericordia, PLM srl in Ati Alma Mater, CSD Diaconia Valdese e Associazione di Volontariato “Terra libera tutti”. 

Il comune di Reggello si avvarrà delle associazioni firmatarie e della rete del volontariato per realizzare il progetto e per individuare, tra gli ospiti delle strutture di accoglienza, coloro che vorranno parteciparvi, esclusivamente su base volontaria. Le prestazioni saranno rese a titolo gratuito, mentre la copertura assicurativa sarà a carico dei soggetti gestori.

I migranti potranno così occuparsi della manutenzione del verde, dello spazzamento delle strade cittadine, della pulizia delle caditoie e potranno dare anche una mano concreta agli anziani nel disbrigo di piccole incombenze quotidiane, come fare la spesa o pagare le bollette all’ufficio postale. Per lo svolgimento dei lavori stradali, l’accordo prevede un periodo di prova di sei mesi durante i quali gli operai del cantiere comunale che affiancheranno i migranti.

«Lavori socialmente utili, ha spiegato Giuffrida, che danno al richiedente asilo la possibilità di non sentirsi inoperoso mentre aspetta che si concluda la pratica che lo riguarda e di dare al suo tempo un senso di concretezza. L’accordo firmato oggi, dopo "Adotta Borgo", è un altro passo avanti nel progetto fortemente voluto dal ministro Minniti per impiegare i richiedenti protezione internazionale in attività a favore delle comunità locali che li ospitano».

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