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Accoglienza migranti, Minniti: «I nostri porti erano, sono e saranno aperti»

27 Novembre 2017

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Ultimo aggiornamento:

Lunedì 27 Novembre 2017, ore 17:54
Il ministro all'Istituto affari internazionali alla presentazione della monografia "State-Building in Libya. Integrating Diversities"

«L'Italia non sta costruendo muri, non abbiamo fermato l'accoglienza, i nostri porti erano, sono e saranno aperti» per i migranti. Così il ministro Minniti nel suo intervento, all'Istituto affari internazionali, alla presentazione della monografia "State-Building in Libya. Integrating Diversities", redatto dall'associazione Reset-Dialogues on Civilizations diretta da Giancarlo Bossetti.

La Libia, ha spiegato, è un luogo cruciale dei flussi demografici e dei traffici di migranti da almeno 15 anni. «Sapevo fin dal primo momento, e l'ho detto, che il governo dei flussi migratori» provenienti da questo Paese «andava affrontato con il rispetto dei diritti umanitari sul posto. Non bisogna limitarsi a denunciare la questione, ma agire attivamente per cercare di superarla».

Pur non avendo mai firmato la Convenzione di Ginevra del 1951, «la Libia sta cooperando pienamente nel suo territorio con l'Unhcr. Se oggi - ha continuato il titolare del Viminale - possiamo discutere, come stanno facendo il governo libico e l'Unhcr, di costruire un centro di accoglienza per i potenziali rifugiati, selezionati già in Libia con le 'fragilità', da dislocare immediatamente in paesi terzi, lo si deve all'iniziativa dell'Italia. Questo non basta, ma se cominciamo ad avere un centro del genere abbiamo già fatto un passo importante in avanti».

«Se l'organizzazione mondiale per l'immigrazione ha già fatto dalla Libia più di 12mila rimpatri volontari e assistiti lo si deve» al lavoro svolto in Libia dalla comunità internazionale: «Io non mi accontento, ma non lo sottovaluterei».

«Non possiamo rinunciare nemmeno per un attimo - ha aggiunto Minniti - al principio di governare i flussi migratori. Dobbiamo affrontare il tema dei diritti umani, essere particolarmente esigenti, esigere il massimo sostegno e non lasciare che i flussi tornino a gestirli i trafficanti di esseri umani. La sconfitta dell'immigrazione illegale rende credibile un progetto di gestione legale dell'immigrazione».

Monografia "State-Building in Libya"

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