Ministero dell'Interno

Ministero dell’Interno

Tu sei qui

Rischio foreign fighters: serve il massimo della cooperazione internazionale

28 Novembre 2017

Ultimo aggiornamento:

Martedì 28 Novembre 2017, ore 16:02
Minniti apre l'anno accademico della Scuola interforze a Roma mettendo in guardia dalle possibile minacce terroristiche

«C'è il rischio che l'Africa settentrionale possa costituire un rifugio sicuro e diventare non solo luogo di passaggio ma anche piattaforma di attacco. Anche i Balcani sono un luogo di radicalizzazione e hanno espresso un alto numero di foreign fighters». Così il ministro Minniti ha disegnato lo scenario che si sta delineando dopo la sconfitta militare dell'Isis.

L'occasione è stata l'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola di perfezionamento delle forze di Polizia, nella sede di piazza Priscilla a Roma.  

«I foreign fighters - ha spiegato nel suo intervento alla Scuola - stanno scappando, stanno tornando a casa in maniera non organizzata. Siamo di fronte a una diaspora militare di ritorno, una fuga attraverso le vie che sembrano più aperte. Le vie più facili sono quelle dei flussi migratori. L'Africa e i Balcani sono le strade potenzialmente aperte, serve il massimo della cooperazione internazionale».

Per quanto riguarda, invece, i rapporti con l'Islam, il responsabile del Viminale ha ribadito che «quando si parla di religione si deve essere prudenti ad intervenire con delle leggi, perchè si rischia di ottenere l'effetto contrario». Per il momento, ha sottolineato il ministro, abbiamo fatto un patto, sottoscritto dalla maggioranza dei musulmani italiani che in questo modo aderiscono ai valori  fondamentali della nostra Costituzione e che potrebbe essere la base per una futura intesa.

Il patto rientra nelle attività della nostra politica di sicurezza ed è uno strumento - ha concluso il ministro - che serve per  costruire un rapporto organico con le altre religioni con cui è possibile convivere».

AddToAny