Isernia, un protocollo per l’integrazione dei migranti in attività sociali
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Favorire l’integrazione dei migranti nel tessuto sociale economico e culturale. Questo è l’obiettivo del protocollo firmato, ieri, dal comune di Macchia d’Isernia in prefettura.
L’iniziativa prende il via dopo la positiva esperienza avviata dallo scorso anno con alcuni comuni della provincia, sede dei Centri di accoglienza temporanea (Cat), quali, Agnone, Cantalupo nel Sannio, Frosolone, Pesche, Montaquila, Rocchetta a Volturno, Sant’Agapito e, più recentemente, San Pietro Avellana, Isernia e Castelpizzuto.
Il progetto permette di realizzare servizi utili per le comunità ospitanti a "costo zero", attraverso una disposizione introdotta dal decreto legge n. 13 del 17 febbraio 2017 che assegna ai prefetti il compito di adottare iniziative utili mediante la stipula di protocolli di intesa con le regioni, i comuni e le organizzazioni del terzo settore, anche attraverso la realizzazione di progetti da finanziare con risorse europee destinate al settore dell’immigrazione e dell’asilo.
L’impiego dei richiedenti asilo in attività di utilità sociale rappresenta, inoltre, uno dei tasselli della strategia delineata nel “Piano Nazionale Integrazione”, approvato lo scorso 26 settembre dal Tavolo di coordinamento nazionale presieduto dal ministro dell’Interno. Una gestione condivisa del fenomeno secondo il modello della “governance multilivello”, che prevede il coinvolgimento di Regioni, Enti locali, Amministrazioni territoriali e terzo settore, tutti chiamati a sviluppare un’azione coordinata che consenta il pieno inserimento degli stranieri nelle comunità di accoglienza.