Morcone: corridoi umanitari strumento essenziale per soccorrere
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«Sono molto orgoglioso del mio Paese e di quello che sta facendo. E sono naturalmente molto contento della riflessione del Papa che per noi costituisce un faro di riferimento». Così il capo di Gabinetto del ministro, Mario Morcone, ha commentato intervenendo alla manifestazione 'Strade di Pace', organizzata della comunità di Sant'Egidio, che si sta svolgendo a Munster, in Germania.
«Siamo arrivati ad un punto - spiega il prefetto - in cui dobbiamo rallentare per quanto riguarda l'accoglienza e gli sbarchi, ma è il tempo di una integrazione e di una inclusione e il ministro Minniti presenterà nei prossimi giorni il piano nazionale dell'integrazione che stiamo preparando».
Il prefetto Morcone - che ha partecipato al panel su 'La questione migratoria: nuove risposte' - ha espresso apprezzamento per l'iniziativa dei corridoi umanitari realizzati dalla Comunità di Sant'Egidio e dalle Chiese evangeliche che ha portato, in maniera sicura e nella legalità, dal febbraio 2016 all'ottobre 2017, 1.000 profughi siriani dal Libano in Europa.
Le prospettive. E' una iniziativa, assicura Morcone, alla quale abbiamo creduto e alla quale noi abbiamo aderito come ministeri dell'Interno e degli Esteri. Avranno certamente uno sviluppo perchè sono una strada per il futuro soprattutto adesso. Se noi riusciamo a tenere basso il numero degli sbarchi, quello dei corridoi rappresenta uno strumento essenziale per soccorrere chi si trova in uno stato di bisogno e in uno stato di fragilità.