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Violenze d’onore: cinque studi condotti sulle comunità più colpite

18 Settembre 2017

Temi:

Ultimo aggiornamento:

Lunedì 25 Settembre 2017, ore 15:33
l rapporti nazionali sono stati illustrati nella conferenza “HASP - Honour Ambassadors against Shame Practices”

Cinque studi sociologi e giuridici, condotti attraverso un confronto diretto con le comunità più colpite da fenomeni di violenza fondati sull’onore, sono stati illustrati questa mattina durante una conferenza internazionale che si è svolta presso il Polo Anticrimine della Polizia di Stato.
 
Il convegno sul tema “HASP - Honour Ambassadors against Shame Practices” è stato organizzato dalla Polizia di Stato e dalla facoltà di Medicina e Psicologia dell’università “Sapienza” di Roma. Hanno partecipato esperti e rappresentanti di enti e istituzioni nazionali e internazionali, oltre a membri della società civile provenienti da cinque Paesi dell'Unione Europea coinvolti nei progetti di prevenzione e contrasto al fenomeno: Italia, Bulgaria, Grecia, Spagna e Regno Unito. Gli studi presentati sono stati condotti sulle comunità Rom, pakistane, bangladesi, maghrebine e sudamericane. 

Nel corso della conferenza sono state discusse e presentate:

  • le priorità di intervento per istituzioni e società civile;
  • le raccomandazioni per le politiche e per l'organizzazione dei servizi di prevenzione e di contrasto a carico di istituzioni nazionali e sovranazionali;
  • gli strumenti informativi e formativi da adottare.

In particolare, tenendo conto delle indagini effettuate sulle basi psicologiche che spingono alla violenza fondata sull'onore, sono state messe a punto attività di prevenzione e sensibilizzazione, da realizzare anche attraverso l’uso della rete Internet e dei social network, e servizi per il contrasto al fenomeno.
Inoltre, è stato proposto un corso di formazione, rivolto agli operatori delle forze dell’ordine, a professionisti e operatori sociali e sanitari, che conferirà il titolo di "Ambasciatori d'onore". Il titolo certifica, a livello europeo, un operatore professionista impegnato a promuovere il cambiamento degli atteggiamenti basati sugli stereotipi e sui pregiudizi, a divulgare la cultura del rispetto (delle norme e degli standard sui diritti umani) e le esperienze positive.

Sono intervenuti alla conferenza: il direttore centrale della Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni Roberto Sgalla, il direttore centrale Anticrimine Vittorio Rizzi e la docente di psicologia alla “Sapienza” Anna Maria Giannini, coordinatrice del progetto.

Il fenomeno

​La violenza fondata sull'onore (Honour Related Violence - HRV) è caratterizzata da azioni che si concretizzano all’interno delle famiglie e delle comunità per controllare il comportamento dei componenti esercitando un potere a protezione di valori culturali , religiosi, d'onore. La violenza si realizza quando l'autore considera che la vittima, di solito una donna, abbia portato vergogna alla famiglia o alla comunità infrangendone le regole, quindi disonorandola. Spesso viene utilizzata per affermare un potere maschile e per controllare l'autonomia e la sessualità femminile. Tra le pratiche violente, il matrimonio forzato e i cosiddetti crimini d'onore.

Il progetto

​La conferenza di oggi è solo una delle azioni previste dal “Progetto HASP - Honour Ambassadors against Shame Practices (JUST/2014/RDAP/AG/HARM/7973)” sovvenzionato dall'Unione Europea nel quadro del programma DAPHNE III e coordinato dalla facoltà di Medicina e Psicologia dell’università “Sapienza” di Roma. Tale progetto, che adotta un approccio di genere, ha come principale obiettivo l’informazione e il contrasto a un fenomeno che resta spesso nascosto (www.hasp-project.eu).

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