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Delegazione svedese visita l'hotspot di Pozzallo

21 Settembre 2017

Ultimo aggiornamento:

Giovedì 21 Settembre 2017, ore 10:03
Missione nella prefettura di Ragusa per conoscere il sistema di accoglienza dei migranti

Una realtà operativa «piccola nelle dimensioni» ma «grande nell’accoglienza». Così il prefetto di Ragusa Maria Carmela Librizzi ha definito ieri l'hotspot di Pozzallo alla delegazione del Regno di Svezia, in missione in Italia per conoscere il sistema di accoglienza dei migranti. La delegazione era composta dal direttore del ministero della Giustizia svedese Ola Henrikson e dalla segretaria Rebecca Svad, dal ministro consigliere per gli Affari politici presso l’ambasciata di Svezia Kristin Forsgren Bengtsson e da Marika Farkas, ufficiale di collegamento.

Prima della visita all'hotspot, per conoscere più da vicino l’organizzazione di tutti i servizi predisposti per il soccorso e la prima assistenza dei migranti che giungono nel Porto di Pozzallo, la delegazione era stata ricevuta nella prefettura di Ragusa per un incontro con i responsabili provinciali delle Forze di Polizia territoriale, della Capitaneria di Porto, dei rappresentanti istituzionali coinvolti nell'accoglienza dei migranti e delle organizzazioni interessate, tra le quali la Croce Rossa Italiana, l’Unchr, l’Oim, Emergency, Save the Children, Medu, Terre des Hommes.

Il prefetto Librizzi ha delineato il sistema di soccorso e accoglienza dei migranti, con richiamo al dispositivo di soccorso attuato al Porto di Pozzallo e all’interno dell’hotspot. I soggetti e organismi interessati nelle varie attività hanno fornito elementi di dettaglio sui rispettivi ruoli, evidenziando la sinergia sperimentata quasi quotidianamente nelle diverse fasi: dai controlli sanitari, agli interventi di prima assistenza e accoglienza, dalle procedure di identificazione e foto-segnalamento, alle operazioni di trasferimento dei migranti.

Gli ospiti hanno mostrato un particolare interesse alle tematiche sui rifugiati politici e i minori stranieri non accompagnati che, nell'ultimo periodo, stanno comportando in Svezia difficoltà nella strutturazione e nella funzionalità della rete dei servizi di accoglienza e nell’adozione dei necessari interventi. Compiacimento a nome del governo svedese è stato espresso per l’impegno profuso da tutte le istituzioni locali rispetto al problema immigrazione.

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