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Occupazioni di immobili, le misure del Viminale

4 Settembre 2017

Temi:

Ultimo aggiornamento:

Lunedì 11 Settembre 2017, ore 10:48
Circolare ai prefetti che ribadisce la sinergia tra le istituzioni come strumento per affrontare le emergenze

Coinvolgere gli enti locali e le regioni per un'analisi degli interessi in gioco e per una condivisa individuazione delle misure da adottare. È quanto prevede, tra l'altro, la circolare inviata a tutti i prefetti dal capo di Gabinetto del ministro, Mario Morcone, e che chiarisce le misure da adottare in caso di occupazioni arbitrarie di immobili.

La risposta più efficace per contrastare situazioni di nuova occupazione - dice la circolare - consiste in un’attenta vigilanza dei territori e degli immobili non utilizzati che prevenga qualsiasi fenomeno di illegalità e, soprattutto, che intervenga per evitare che si consolidino situazioni di fatto poi difficili da rimuovere.
Insieme alle esigenze di ordine e sicurezza pubblica, entrano in gioco sia i diritti dei soggetti proprietari, sia le condizioni degli occupanti, quando essi possano vantare dei diritti, per i quali occorre intervenire con prestazioni assistenziali, o si trovino comunque in condizioni di marginalità sociale.

Per raccogliere le informazioni utili, viene istituita una Cabina di regia nell’ambito del ministero dell’Interno, con la partecipazione dei rappresentanti dell’ANCI e dalla Conferenza dei presidenti di regione nonchè dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

La sede propria dove i prefetti possono acquisire gli elementi utili per avere un quadro complessivo della situazione è il comitato metropolitano, che attraverso una conoscenza del territorio, può sviluppare sinergie nel campo dell’housing pubblico. In questa sede il prefetto promuove la mappatura delle singole situazioni di criticità in ordine alla tipologia di immobili occupati e alle categorie di soggetti presenti.

Mentre il comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, anche per la sua diversa composizione, rimane la sede deputata all’analisi delle informazioni e ai possibili risvolti che le operazioni di sgombero possono creare sul piano dell’ordine pubblico.

In ogni caso, la scala di priorità degli interessi che il prefetto deve tenere in considerazione pone in cima i soggetti portatori di conclamate e oggettive “fragilità” o che comunque ne abbiano diritto.

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