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Migrazioni e "Restoring family Links", protocollo prefettura di Ragusa - Croce rossa

5 Settembre 2017

Ultimo aggiornamento:

Martedì 5 Settembre 2017, ore 19:09
Il comitato provinciale della Cri potrà accedere a informazioni utili a evitare l'eventuale separazione dei nuclei familiari

Il comitato provinciale di Ragusa della Croce rossa italiana potrà svolgere da adesso le attività di "Restoring Family Links" (Rfl), che hanno lo scopo di evitare la separazione dei nuclei familiari dei migranti che sbarcano sulle coste italiane, dovute spesso a motivi igienico-sanitari o conseguenza delle dinamiche drammatiche degli sbarchi.

Lo prevede il protocollo d'intesa siglato questa mattina nella prefettura del capoluogo di provincia siciliano, nato dall'esigenza, spiega l'ufficio territoriale del governo, di rispondere alle richieste da più parti di ricerca di persone, legate agli sbarchi.

L'intesa, firmata dal prefetto Maria Carmela Librizzi e dal commissario del comitato provinciale Cri - Ragusa Maria Terranova, si riferisce agli sbarchi nel porto di Pozzallo. La Croce rossa locale è autorizzata, tra le altre cose, a consultare gli elenchi nominativi delle persone sbarcate stilati dalla questura e avere indicazioni sui luoghi di destinazione degli stessi migranti. Il protocollo prevede la possibilità di servizi di trasporto per l'assistenza di familiari ospedalizzati o per l'accesso ai centri in cui risultano collocati, quando ritenuto necessario per mantenere uniti i nuclei familiari.

L'atto, ha osservato il prefetto, non solo riconosce in applicazione dei principi di diritto internazionale un "mandato istituzionale" alla Croce rossa, ma pone le basi per un suo apporto più incisivo e qualificato nelle operazioni di gestione degli sbarchi.

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