Date: 2:47 PM 10/5/98 +0200

From: dino frisullo

Subject:

 

LEGALITA' E DIRITTI CIVILI PER I NUOVI CITTADINI:

UN APPELLO ALL'ITALIA DEMOCRATICA E SOLIDALE

 

Siamo delusi e feriti, ma non ci arrendiamo.

La grande speranza di convivenza ed eguaglianza che da un decennio ci ha

visti impegnati in mille incontri, manifestazioni, progetti ed esperienze,

sembra ormai arenata sul piano legislativo.

Negati agli immigrati regolari il diritto di voto e la pienezza di diritti

civili, ora solo a una minoranza degli ãirregolariä si offre un risicato

spiraglio di legalitˆ. Per tutti, e in particolare per i lavoratori forzati

all'ingresso clandestino dall'assenza di vie legali, la politica

dell'immigrazione sembra ridursi a questione di polizia.

L'Italia, che per tradizione democratica, per caratteristiche demografiche

e del mercato del lavoro e per ruolo mediterraneo poteva indicare

all'Europa una nuova politica di civile apertura all'immigrazione per

lavoro e di impegno per la pace e la prevenzione degli esodi, rischia

invece di adeguarsi agli aspetti peggiori della ãfortezza Europaä.

 

Noi non ci arrendiamo. Nella societˆ civile esistono i germi di un'altra

politica, da riproporre con una grande e unitaria manifestazione nazionale.

 

Al centro di questa manifestazione proponiamo:

legalizzazione di tutti gli immigrati presenti che esprimano concreta

volontˆ di inserimento lavorativo, di studio o familiare, come condizione

per la funzionalitˆ di ogni nuova normativa;

canali d'ingresso legale in Italia per ricerca di lavoro da tutti gli altri

paesi, anche per combattere lo sfruttamento dell'immigrazione clandestina;

abolizione dei centri di detenzione, adeguamento alla Costituzione delle

norme sulle espulsioni, presenza delle associazioni di tutela alle

frontiere;

rapida applicazione delle parti positive delle lagge n. 40 (carta di

soggiorno, garanzie sociali e contro la discriminazione), e rilancio dei

diritti civili che ne sono esclusi (diritto di voto, civilizzazione del

soggiorno e dell'accesso alla cittadinanza);

una riforma dell'asilo aderente alla Costituzione, che dia certezza del

diritto e tutela al richiedente asilo fin dall'arrivo in frontiera, ed

intanto piena e automatica tutela umanitaria ai profughi da guerre e drammi

come quelli del Kurdistan, Kosovo, Algeria, Centroafrica.

 

Documento sottoscritto, in occasione del convegno sulle politiche

dell'immigrazione promosso a Torino  il 2-4 ottobre 1998 da Medel, Md,

Asgi, Cie, da:

Livio Pepino, Giovanni Palombarini, Vittorio Borraccetti, Annamaria

Casadonte, Franco Giordana, Maria Acierno, Pierluigi Di Bari (magistrati);

Nazzarena Zorzella, Lorenzo Trucco, Massimo Pastore, Marina Massironi,

Domenico Anfossi, Paolo Oddi, Cristiano Cavagna, Laurence Hart, Roberto

Brizio, Gianluca Vitale, Antonella Di Donato, Maria Cristina Mentigazzi,

Guido Savio, Gianfranco Giannatiempo, Elvio Rogolino, Marco Paggi

(avvocati);

Fulvio Vassallo Paleologo, Alessandra Agostino (docenti);

Dino Frisullo, Enrico Levati, Sergio Briguglio, Gianfranco Schiavone,

Giovanni Amedura, Fatima Rafik, Epifanio Lamarca, Walter Citti, Elena

Pozzi, Carlo Tagliacozzo, Rocco De Paolis, Laura Maritano, Lenulem Z.

Salile, Renato Patrito, Giorgio Dell'Amico, Paola Cecchi, Enrico Panero,

Kerstin Seifes, Fabio Taurisano, Roberta Montevecchi, Irene Marenco, Tullio

Burzachechi, Monia Giovannetti, Mariateresa Pochettino, Anna Polamuyk,

Manfred Bergmann (operatori sociali);

- Giorgio Cremaschi, Maurizio Puletto, Raffaello Renzacci, Enzo Sobrino,

Fulvio Perini (sindacalisti)

 

Per ulteriori adesioni:

Asgi Torino,  E-mail: asgi@etabeta.it

Rete antirazzista, fax 06.70474063-67604171