Date: 11:33 PM 2/4/00 +0100
From: dinofrisullo@iol.it
Subject: Re: perquisizioni
Rete Diritti di Cittadinanza -
soalinux.comune.fi.it\boxsepe
> Cari compagni/e,
a lettera di Annamaria di Venezia mi è
arrivata proprio quando mi
accingevo a mandarvi il mio articolo
sull'ultimo Avvenimenti sui Cpt
(non dice nulla che già non sappiate, ma forse
può essere utile come
sistemazione di un po' di ragionamenti), e,
cosa più importante, stavo
per mandarvi due numeri di fax: quello del
ministro Bianco (06.46549506)
e quello del prefetto di Lucca, dr. Tranfaglia
(0583.543666).
Non è il compleanno di nessuno dei due. La
questione è molto seria. Si
tratta dei circa cinquanta rumeni che hanno
aperto la manifestazione di
Firenze, che da "clandestini" hanno
avviato, anche su assicurazioni di
regolarizzazione della segreteria dell'allora
ministro Iervolino, una
vertenza a viso aperto per il lavoro e la
legalità, con un progetto
d'inserimento sponsorizzato e finanziato da
enti locali, associazioni,
sindacato etc. A quanto pare, il capo della
polizia Masone ha inviato al
Tranfaglia (non solo a lui: a tutti i
prefetti, Venezia inclusa; ma
probabilmente a lui con qualche urgenza in
più, vista la notorietà
assunta dal "caso Lucca") una
lettera circolare in cui chiede di censire
e
segnalare tutti gli irregolari (i "clandestini") nella provincia.
Delle due l'una: vuol fare un'altra sanatoria
(assai improbabile...), o
si preparano rastrellamenti mirati. Che a
Lucca, mi dice Donatella
Francesconi, sono già cominciati, con effetto
di terrore su famiglie
intere che per l'80% hanno l'espulsione in
tasca, dunque potrebbero
anche stanotte essere impacchettate e
trasferite di peso in un qualsiasi
Ponte Galeria in attesa dell'aereo per
Bucarest. Dove li attende una
condanna a quattro mesi per emigrazione
clandestina, con pena carceraria
commutabile nel sequestro (praticamente
definitivo) del passaporto. A
quanto pare il ministero dell'Interno ha detto
un secco "niet" alla
legalizzazione dei rumeni di Lucca,
controproponendo (come ricordo
appunto su Avvenimenti, e come Donatella
scriverà sul Manifesto di
domenica) un'operazione di espatrio-ritorno di
fatto impraticabile.
Dunque abbiamo un buon motivo per coprire di
fax di protesta il prefetto
di Lucca, che a quanto pare dopo l'intervento
delle alte sfere
ministeriali ha deciso per la linea dura, e
due motivi (con Venezia),
insieme a tanti altri, per fare la stessa cosa
col ministro Bianco.
Certo, i fax non bastano. Forse a Lucca (e
altrove) occorrerà mettere in
campo altre forme di resistenza civile. Questo
caso è ormai un simbolo
nazionale, e se non lo è ancora deve
diventarlo: se non si "sana" gente
così, chi allora?!
Ciao a tutti, buon lavoro... e fate circolare
la cosa!
Dino Frisullo
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