Date: 4:40 PM 8/22/00 +0200

From: dino frisullo

Subject: Inchiesta urgente su "sanatoria" e diritto di asilo

 

A tutte le persone, organizzazioni e reti "sensibili"

 

Vi prego di far circolare questo messaggio a vostra volta dove possibile e utile.

Occorrono, entro questo mese o al massimo i primi di settembre, informazioni su scala nazionale, per poter avviare (o condurre in porto) precise vertenze con il governo, su:

 

1. PERMESSI DI SOGGIORNO NEGATI

Sapete della vertenza di Brescia e Roma (ma anche Napoli, Caserta, Torino, Milano...). Il governo s'era impegnato, entro luglio, a dare o prospettare una soluzione positiva alle 53.000 richieste di "sanatoria" (le virgolette sono d'obbligo) pendenti ormai da oltre due anni. Questo impegno era stato assunto sia con i sindacati nazionali, sia con delegazioni degli immigrati e delle associazioni di Brescia e Roma. La sua realizzazione stata per affidata a una specie di passaparola, non avendo il governo voluto assumersi la responsabilit di dare indicazioni precise e scritte alle questure per la revisione delle istanze sospese (e rigettate in blocco, bene ricordarlo, nella scorsa primavera).

Risultato: a Roma hanno ottenuto il soggiorno, finora, non pi di 3mila dei circa 9mila ancora in attesa, e almeno 4.300 domande sono bloccate per motivi "di rilievo penale" (la denuncia, o la minaccia di denuncia, per "falsa certificazione"). Anche a Brescia la revisione positiva non supera la met delle 5.500 domande sospese. Conq ualche eccezione, pare, positiva (Torino? Milano? Bologna? Venezia?), il grosso delle altre questure non hanno neppure tolto la polvere dai fascicoli archiviati nello scaffale dei "rigetti".

O no?

Abbiamo bisogno per questo di dati, citt per citt:

- quante domande di soggiorno risultavano sospese o rigettate, su quante richieste, all'inizio dell'estate;

- se stata avviata o no la revisione, e la contestuale revoca dei provvedimenti negativi (rigetti, fogli di espulsione) gi emessi;

- se, al contrario, si e' continuato a irrogare rigetti e "intimazioni";

- ad oggi, quante pratiche risultano ancora bloccate e, in linea di massima, perche';

- quante pratiche hanno dato luogo a denunce alla magistratura per falso, e come si comporta la magistratura (con gli speculatori,     e con le loro vittime);

- se le questure continuano a chiedere "prove" (di presenza, lavoro e alloggio), quali e in quali casi;

- che rapporto hanno le questure con le associazioni, i sindacati etc.;

- se ci sono state vertenze, incontri, assemblee degli immigrati, manifestazioni..., e con che esito.

I dati possono essere inviati a questa e-mail, e inoltre a Massimo di Radio Onda d'urto di Brescia, <mailto:urtobs@ecn.org>urtobs@ecn.org , e all'avvocato Manlio Vicini, sempre a Brescia, <mailto:cybermv@hotmail.com>cybermv@hotmail.com .

Si sta decidendo, a Brescia, se tenere il 2 settembre una riunione nazionale su questi temi (che per coinciderebbe con la manifestazione-festival europeo dei kurdi a Colonia, con autobus in partenza il giorno prima da Milano e Modena), o spostarla di qualche giorno indietro o avanti. Vi far sapere.

 

2. ASILO NEGATO

 

Si stanno moltiplicando molto pericolosamente i casi di rigetto della richiesta di asilo, dopo l'attesa notoriamente lunghissima e disperante (almeno 15 mesi), con motivazioni "in fotocopia" del tipo: voleva "solo" (sic) evitare il servizio militare (dove c' guerra...); ha contraddetto le sue dichiarazioni iniziali al momento dello sbarco; reticente; riferisce di situazioni di persecuzione generalizzata e non individuale...

Questo particolarmente grave nel caso di profughi da situazioni di pulizia etnica (Kossovo, Kurdistan etc.).

Ancora pi grave: spesso la commissione non offre alle questure (le quali quindi non l'adottano) la soluzione "di ripiego" del soggiorno "per motivi umanitari".

La conseguenza, teorica ma non troppo, l'emissione di intimazioni di lasciare il territorio nazionale e la successiva espulsione (dove?!), salvo ricorso etc.

Inoltre: si stanno moltiplicando i respingimenti alla frontiera (anche verso la Turchia! e comunque verso paesi che non garantiscono certo contro il successivo respingimento "a catena", come Albania o Croazia o Grecia), in base a una curiosa interpretazione della norma sul "non-refoulement": secondo il Viminale, si pu respingere chi "non chiede asilo" (leggi: non sa o non pu chiederlo), anche in zone e situazioni in cui la sua incolumit si pu ragionevolmente ritenere in pericolo.

Su tutto questo occorre aprire una vertenza nazionale, collegata anche con la richiesta di rinnovo del soggiorno umanitario (ancora ferma, ch'io sappia, nonostante le assicurazioni di Sinisi) per i kossovari, nonch (secondo me) di protezione umanitaria automatica "erga omnes", fermo restando il diritto d'asilo, per i kurdi. E collegata, ovviamente, con la richiesta di sblocco del vergognoso pantano in cui sta affondando, in parlamento, la legge sull'asilo, come denunciato recentemente da Scaglione di Amnesty International.

Dunque: abbiamo bisogno di segnalazioni di casi, anche per costruire una campagna mediatica - e per chiedere, eventualmente, la revisione delle "sentenze" della commissione ministeriale.

 

Questi materiali andrebbero inviati, oltre alla mia e-mail, alle seguenti:

<mailto:gianschi@tin.it>gianschi@tin.it (Gianfranco Schiavone, dell'Ics)

<mailto:ermizzi@yahoo.com>ermizzi@yahoo.com (Erminia Rizzi, dell'Osservatorio rifugiati di Bari)

<mailto:eafrossi@yahoo.it>eafrossi@yahoo.it (Emilio Rossi, del "Ciac" di Parma)

<mailto:ltrucco@tin.it>ltrucco@tin.it (Lorenzo Trucco, Asgi di Torino)

<mailto:ristori@tin.it>ristori@tin.it (Paola Cecchi, di Senzaconfine di Firenze)

<mailto:fulvassa@tin.it>fulvassa@tin.it (Fulvio Vassallo, Asgi Sicilia)

<mailto:l.morgantini@flashnet.it>l.morgantini@flashnet.it (Anna, presso Luisa Morgantini)

<mailto:davideberruti@yahoo.it>davideberruti@yahoo.it (Davide Berruti, di Assopace)

 

Il fine, ovviamente, di costruire, con queste e altre persone e organizzazioni, un "libro bianco" sull'asilo negato, ed un osservatorio nazionale coordinato. A partire dall'incontro di domenica 27 agosto mattina (ore 10.30-14) a Parma, presso il Ciac (Centro immigrazione e asilo), in un posto bello e ameno (una chiesa sconsacrata su un ruscello - tanto per invogliarvi) vicino alla stazione di Parma, in viale Toscanini 2a. (Il giorno prima, sabato, per chi interessato, ricordo che nella stessa sede si terr per l'intera giornata la riunione nazionale della rete di Azad, sul Kurdistan).

 

Ciao a tutti

 

Dino Frisullo