Date: 12:29 AM 2/17/01 +0100
From: azad
Subject: appello urgente per gli
"earthquacked people"...
APPELLO URGENTE
E' passato oltre un mese dal catastrofico
terremoto che ha sepolto centinaia di migliaia di esseri umani in India e nella
zona di confine pakistana.
Centinaia, forse migliaia di immigrati in
Italia, provenienti da quell'area, da settimane non sanno nulla delle loro
famiglie. Ad alcuni, pochi, sono giunti messaggi drammatici: "I tuoi figli
sono morti, tua moglie in ospedale... Vieni subito!"
Le comunit indiana e pakistana di Roma hanno
stilato un primo elenco, incompleto, di circa 150 indiani e 50 pakistani che
per diverse ragioni NON POSSONO rispondere a questi appelli disperati, perch
sono del tutto clandestini oppure (in larga maggioranza) hanno solo la ricevuta
della famosa domanda di soggiorno avanzata oltre due anni fa, o ancora della
richiesta di rinnovo del soggiorno.
Con la semplice ricevuta, ha detto il
ministero dell'Interno (e l'ha scritto su una circolare, dopo un incontro degli
immigrati con il prefetto e il questore di Roma), si pu, in questo caso,
ottenere un visto per il reingresso in Italia. Questo lascerebbe fuori i
clandestini - ma c' un altro problema: per timore della Convenzione IATA
(quella che obbliga le compagnie aeree a sostenere le spese del rimpatrio di
passeggeri in qualsasi modo indesiderati), la polizia di frontiera indiana
blocca comunque, in partenza per l'Italia, chiunque non abbia un permesso di
soggiorno in regola.
Rischiare comunque? Con la morte nel cuore,
gli immigrati di Roma hanno detto NO. Perch gi drammatico tornare in una
casa che non c' pi, trovarvi una famiglia a pezzi : se ci torni anche da
"perdente", senza quel permesso di soggiorno che la speranza di
lavorare all'estero e di ricostruire un futuro, la fine.
DUNQUE MIGLIAIA DI IMMIGRATI, ANCHE DI ALTRE
NAZIONALITA' (UN DATO, QUESTO, DI GRANDE SOLIDARIETA'), HANNO SOTTOSCRITTO UNA
PETIZIONE AI MINISTERI DELL'INTERNO E DEGLI ESTERI, IN CUI SI CHIEDE, PER TUTTI
GLI IMMIGRATI PROVENIENTI DALL'AREA DEL TERREMOTO:
1) UN PERMESSO DI SOGGIORNO, quindi la rapida
e incondizionata soluzione positiva delle eventuali pratiche di emissione o di
rinnovo in corso, oppure l'emissione di un permesso di soggiorno straordinario
"per motivi umanitari" (previsto dalla legge, e gi sperimentato a
Lucca) per chi clandestino;
2) UN VISTO PER IL RIENTRO IN ITALIA
3) UN BIGLIETTO AEREO A/R GRATUITO O MOLTO
SCONTATO, usando per questo una piccola parte dei fondi normalmente stanziati
per aiuti in questo tipo di emergenze: perch l'aiuto migliore consentire
agli interessati di aiutare s stessi e i propri cari.
Su questi obiettivi marted scorso una
manifestazione ha assediato pacificamente il Servizio immigrazione del Viminale
(vedi "Il Manifesto" del 14/2), ottenendo l'impegno di trasmettere le
richieste al ministro e di dare una risposta entro la settimana in corso.
Nel corso della manifestazione gli immigrati
bengalesi hanno ricordato con amarezza che la stessa richiesta fu avanzata anni
fa, senza esito, in occasione della catastrofica inondazione delle zone
costiere del Bangladesh: la cooperazione italiana prefer investire in costose
strade e autostrade che furono poi spazzate via dall'acqua, di nuovo, piuttosto
che favorire il rimpatrio dei parenti disperati.
CHIEDIAMO A TUTTE LE ASSOCIAZIONI, LE ONG, LE
COMUNITA' DI IMMIGRATI:
- DI RISPONDERE SUBITO CON UNA MAIL DI
ADESIONE AI CONTENUTI DI QUESTO APPELLO;
- DI INVIARE MESSAGGI FAX DI SOSTEGNO AL
MINISTRO BIANCO, AL MINISTRO DINI E AL CAPO DEL SERVIZIO IMMIGRAZIONE DEL
VIMINALE, PREFETTO MONE (i fax sono: 06.49549534 - 06.3236210 - 06.46539633);
- DI SEGNALARE EVENTUALI NOMI DI IMMIGRATI
NELLA STESSA SITUAZIONE, CON IL RIFERIMENTO DELLA CITTA' DI PROVENIENZA, DELLA
SITUAZIONE DELLA FAMIGLIA TERREMOTATA, DELLA SITUAZIONE GIURIDICA RISPETTO AL
SOGGIORNO, OLTRE OVVIAMENTE AI DATI ANAGRAFICI;
- DI PREPARARSI (PER CHI HA SEDE A ROMA) A
SOSTENERE UN'EVENTUALE AZIONE DI PROTESTA NELLA PROSSIMA SETTIMANA, SE DAL
GOVERNO NON VENISSE UNA RISPOSTA ACCETTABILE;
- DI ESTENDERE A FAR CIRCOLARE AMPIAMENTE
QUESTO APPELLO.
Grazie a tutti/e
Kuldip Singh (Comunit indiana)
Sher Khan e Arif Shah (Comunit pakistana)
Dino Frisullo (Senzaconfine)