Date: 6:19 PM 3/24/01 +0100
From: Dino Frisullo
Subject: Dall'Esquilino a tutt'Italia: mai pi
clandestini!
Rete Diritti di Cittadinanza -
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La lettera riportata qui sotto dovrebbe
uscire domani sul Manifesto. Non so se i responsabili dei due commissariati in
questione mi denunceranno: so che stiamo raccogliendo le carte per denunciare
loro, rispettivamente per le modalit illegittime e inumane dell'espulsione e
per la violenza fisica, che peraltro una costante.
Alla lettera, necessariamente stringata,
aggiungo alcuni altri dati.
All'Esquilino da mesi si susseguono i
rastrellamenti, che realizzano in divisa quella pulizia etnica che i vari
"comitati di quartiere" avevano minacciato ma non attuato, con un
clamoroso flop (poche decine di scalmanati) delle manifestazioni-ronda. Allo
sconvolgente rituale degli stranieri messi in fila contro ilmuro, perquisiti,
condotti in questura con i cellulari e da l rilasciati (nel migliore dei casi)
dopo ore ed ore di calvario, si aggiunge ora la pratica delle irruzioni
all'alba. Il clima di vero terrore, perch non c' appartamento di stranieri
in cui non vivano insieme regolari, aspiranti regolari ("quelli con la
ricevuta") e irregolari: "Come fa uno a lasciare per strada suo
fratello, suo padre, suo cugino?"
Le modalit di quest'ultima espulsione
lasciano attoniti, nella loro chirurgica precisione: il foglio d'espulsione,
l'attesa oltre il termine del ricorso, il "prelievo" a casa il giorno
stesso in cui parte l'aereo per il loro paese, l'accompagnamento direttamente
al velivolo senza ripassare da casa, senza passare neppure da Ponte Galeria, e
scavalcando persino il possibile ostruzionismo della biglietteria della
compagnia di bandiera...
Basta uno di questi casi (ma sono ormai
pratica corrente) per fare un incubo della vita di migliaia di persone.
A Roma la situazione questa: tremila
pratiche di sanatoria del '98 ancora sospese (e un irrigidimento di rilievo
nazionale, nell'ultimo incontro, circa la possibilit di documentazione tardiva
e "retroattiva" della presenza in Italia da parte di associazioni,
sindacati, persino di ambasciate), contro settemila risolte positivamente in
questi nove mesi di passione; almeno 14mila pratiche di rinnovo (incluse molte
di quelle per "sanatoria") destinate ad esito negativo se permarranno
rigidi i criteri sulla dimostrazione del reddito da lavoro dipendente o
autonomo; un numero almeno doppio di "nuovi clandestini" arrivati
dopo il dicembre '98.
E' evidente che in questa situazione i
provvedimenti di espulsione sono grida manzoniane, destinate soltanto a
ricacciare nell'ombra (e forzare al lavoro nero) migliaia di persone.
Il "Coordinamento romano per i diritti
degli immigrati" ha deciso di tenere una grande assemblea in piazza
Vittorio domenica 25 marzo, raggiungendo poi in piazza della Repubblica gli
albanesi che commemoreranno l'anniversario della strage di Otranto, e di
convocare una manifestazione per la domenica successiva, 1. aprile. Lo
striscione di apertura sar "Mai pi clandestini, mai pi stragi ai
confini". In quella stessa giornata si propone un incontro nazionale che
lanci, riprendendo e aggiornando la piattaforma della "Carovana dei
diritti", una manifestazione di rilievo nazionale a Roma nell'ultima
decade di aprile, cio in piena campagna elettorale. Perch i non-cittadini
siano soggetto, e non solo oggetto di politica.
Questo percorso stato discusso e, in linea
di massima, condiviso con le organizzazioni attive a Venezia, Brescia, Napoli
e Caserta. Nei prossimi giorni
dovrebbe essere formalizzato un appello di convocazione della riunione
nazionale del 1. aprile.
CRONACHE DALL'ESQUILINO
Bello lĠarticolo di Manuela Cartosio
sullĠ"Internazionale del cartone". Ha saputo entrare nella pelle di
coloro di cui parla. Valeva la pena della levataccia.
Chi fa inchiesta sullĠEsquilino di Roma
dovrebbe andarci alla stessa ora, allĠalba. Incontrerebbe fantasmi spauriti in
fuga. Sono i "clandestini" che in piena notte lasciano le case, prima
che arrivi la polizia. Come se non bastassero i rastrellamenti serali...
Alle sette del 22 marzo otto agenti hanno
fatto irruzione in un appartamento al 13 di via Turati. Andavano a colpo
sicuro: venti giorni fa Faruq e Masood, ambulanti abusivi poco pi che ventenni
con famiglia a carico in Bangladesh, avevano ricevuto il foglio di via e non
avevano fatto ricorso. Con altri quattro sono stati portati al commissariato e
riempiti di schiaffi, poi in questura. N cibo n acqua fino alle otto di sera,
quando hanno potuto telefonare agli amici cinque minuti prima di essere
imbarcati per Dacca in pigiama e pantofole, neanche il tempo di recuperare
soldi e vestiti a casa. Tardi per i biglietti: da un accesso riservato li hanno
portati sotto la pancia dellĠaereo e hanno imposto al pilota di prenderli,
pagheranno allĠarrivo. Per non averli lasciati sotto le stelle il loro parente
affittuario pagher anche lui: lire 5.066.665 di multa.
La stessa mattina alla stessa ora, dopo otto
ore di fila, un operaio che chiameremo Asraf conquistava il foglietto numero
sette, dei soli dieci che ogni giorno consentono di chiedere il rinnovo del
soggiorno al commissariato Esquilino. Una notte allĠaddiaccio, per sentirsi
rispondere di no: hai perso il lavoro, niente soggiorno. Ha protestato, e sĠ
preso un calcio nelle vertebre lombari che, mentre s'arrampica sul
cantiere del suo lavoro (nero), gli duole ancora dopo quarantottĠore.
Colpirne uno per terrorizzarne cento. Solo il
giorno prima ci sentivamo dire all'ufficio stranieri: noi espelliamo chi
delinque, non chi lavoraÉ
Dino Frisullo - Roma
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