Date: 5:59 AM 3/29/01 +0200

From: Dino Frisullo

Subject: due popoli in fuga, due lingue negate (appello)

 

A TUTTE LE PERSONE E I GRUPPI IMPEGNATI PER I DIRITTI DEI ROM

 

Cari amici,

forse vi  sfuggito questo documento, pubbliacto una ventina di giorni fa sul Manifesto e circolato finora un po' in sordina nelle varie reti. Credo che invece sia importante che agli attuali firmatari, in prevalenza impegnati sulla questione kurda, si affianchino le vostre firme e il vostro impegno. E' la prima volta, credo,c he si associano esplicitamente i due "popoli della diaspora" del Duemila, negati persino nella dignitˆ della lingua.

Allego lo stesso documento sia qui sotto, nel testo, sia come "attache".

Grazie, e a presto

 

Dino Frisullo

 

 

 

 

"LINGUE TAGLIATE": PER LA VALORIZZAZIONE

 

DEL PATRIMONIO LINGUISTICO E CULTURALE DEI KURDI E DEI ROM

 

Lettera aperta al presidente Giuliano Amato e al ministro Tullio De Mauro

 

Il 21 febbraio lĠUnesco ha promosso la "Giornata mondiale della difesa dellĠidentitˆ linguistica dei popoli e delle minoranze", nel 49.mo anniversario della cruenta repressione, a Dacca, delle manifestazioni studentesche contro la soppressione da parte delle autoritˆ pakistane della lingua madre della popolazione dellĠattuale Bangladesh.

 

Infatti mezzo secolo dopo esistono ancora "lingue tagliate": idiomi di tradizione millenaria e di grande valore storico-culturale, parlati tuttora da milioni di persone, ma negati di diritto o di fatto a sŽguito della persecuzione, della diaspora, della ricorrente negazione dei diritti e della dignitˆ umana di coloro che le parlano.

 

Due di queste lingue, il romanŽs e il kurdo nelle sue diverse parlate, lingue madri rispettivamente di tredici e da trentacinque milioni di persone nel mondo, si sono affacciate in Italia in seguito ad eventi traumatici: la persecuzione ottomana degli zingari nei Balcani cinquecento anni fa, la persecuzione attuale dei kurdi in Anatolia e nel Medio oriente.

 

I percorsi dei due popoli e delle due lingue, di comune matrice indoeuropea, si erano intrecciati per secoli nei territori iranici e nel Medio e Vicino Oriente.

 

LĠostracismo che condusse al genocidio nazista degli zingari rischia di ripetersi nei confronti dei kurdi, perseguitati dai regimi dominanti turco-arabi. Il popolo kurdo ripercorre oggi il tragico esodo degli altri popoli della diaspora.

 

Ma  altrettanto grave il genocidio culturale, che anche in Europa costringe entrambe le lingue a una trasmissione quasi esclusivamente orale e nega il loro spessore storico-culturale.

 

Nel continente in cui vivono ormai la maggioranza dei Rom e una consistente minoranza dei kurdi, le lingue parlate fin dalla nascita dai loro bambini non trovano posto nellĠinsegnamento scolastico ed universitario. Le eccezioni sono poche: le garanzie formalmente attribuite alla minoranza Rom in Austria, Finlandia e alcuni paesi est-europei e, per i kurdi, lĠapertura di corsi di kurdologia nelle universitˆ austriache e svedesi e la recentissima introduzione della lingua kurda nelle scuole medie olandesi.

 

Chiediamo che lĠItalia, che si  dotata recentemente di una legge per la tutela delle minoranze linguistiche autoctone, dia anche a queste due lingue la dignitˆ che compete loro in base alla nostra Costituzione e alle convenzioni internazionali.

 

Chiediamo quindi che esse divengano materia dĠinsegnamento extracurricolare nelle scuole in cui sono presenti studenti Rom o kurdi, che nelle Universitˆ italiane si istituiscano comunque corsi e lettorati di lingua, letteratura, storia e cultura romanŽs e kurda, e che si investa non solo nellĠinserimento scolare, ma nella valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico di queste due popolazioni.

 

Claudio Del Bello (Storia della filosofia moderna), Giulia Fanara (Storia e critica del cinema), Armando Gnisci (Letterature comparate), Ferruccio Marotti (Istituzioni di regia), Predrag Matvejevic (Lingua e letteratura serba e croata), Francesco Muzzioli (Teoria della letteratura), Alessandro Portelli (Lingue e letterature angloamericane), Franca Romano (Storia delle tradizioni popolari), Biancamaria Scarcia Amoretti (Islamistica)

 

Universitˆ di Roma "La Sapienza"

 

Luigi Cortesi (Storia contemporanea), Roberto De Angelis (Etnologia) - Istituto Universitario Orientale, Napoli

 

Alberto Tarozzi (Sociologia) - Universitˆ di Bologna

 

Ornella De Zordo (Lingua e letteratura inglese), Francesca Fici (Linguistica slava),

 

John Gilbert (Filologia moderna) - Universitˆ di Firenze

 

 

 

Raphael Aceto (lettore allĠUniversitˆ del Molise), Franca Ayres Ciciani (scrittrice),

 

Lanfranco Binni (Regione Toscana, prog. Porto Franco), Rosy Braidotti (European University Institute, Firenze),

 

Tano DĠAmico (fotografo), Michela Eremita e Iole Pinto (Comitato solidarietˆ con il popolo kurdo, Siena),

 

Dino Frisullo e Angela Bellei (associazione Azad), Istituto Ernesto De Martino,

 

ing. Claudio Lombardi (Firenze), Redazione rivista "Giano", "Roma porto Franco",

 

Marco Sbandi (ed. 7 Mari, Napoli), Horst Wiedemann (pedagogista, Bologna),

 

 

 

Per ulteriori adesioni di docenti, studenti, riviste ed operatori culturali:

 

Dip.to di Italianistica dellĠUniv. La Sapienza, fax 06.497609 , E-mail <mailto:armando.gnisci@uniroma1.it>armando.gnisci@uniroma1.it

 

 

 

 

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