Date: 5:39 PM 4/22/01 +0200
From: azad
Subject: I: IL 24 APRILE PRESIDIO
ALL'AMBASCIATA TURCA (bozza -
TURCHIA: IL SILENZIO UCCIDE!
Il massacro avviato il 19 dicembre con
l'irruzione dell'esercito turco in venti penitenziari politici in sciopero
della fame, si prolunga ora nelle celle d'isolamento e negli ospedali in cui
oltre duecento persone hanno ormai superato il quinto mese di digiuno.
Dodici di loro sono gi morti per fame,
aggiungendosi alle trentadue vittime dell'irruzione di Natale, e altri due (fra
cui una studentessa di 19 anni) si sono lasciati morire di fame all'esterno,
per solidariet con i parenti isolati e torturati nelle nuove prigioni "di
tipo europeo".
"Dobbiamo morire tutti, prima che il
mondo si accorga di noi?" ha gridato una giovane donna a Istanbul, prima
di entrare in coma. La risposta del premier Ecevit stata "Lo Stato non
cede".
Una condanna a morte, le cui dimensioni per
ora sono limitate solo dal massiccio ricorso all'alimentazione forzata. Nessuna
trattativa, nessun ripensamento della scelta di seppellire nell'isolamento
migliaia di prigionieri politici, che a questo punto preferiscono lasciarsi
morire piuttosto che essere sepolti vivi.
Si muore nelle carceri, e si sparisce e
si muore sotto tortura nelle caserme di polizia nelle regioni kurde, dove
nonostante la tregua unilaterale della guerriglia resta in vigore lo stato
d'emergenza e tornano in azione le squadre della morte.
Chiuso l'unico quotidiano di opposizione,
minacciata di scioglimento in tribunale il prossimo 5 maggio l'Associazione per
i diritti umani, sequestrati e minacciati di morte i dirigenti del partito
Hadep e dei sindacati di opposizione, l'intera societ civile che rischia la
messa al bando da parte del "partito della guerra" responsabile della
gravissima crisi economica, dell'impoverimento di massa, del dramma dell'esodo.
E la repressione colpisce anche i lavoratori
in lotta contro le "soluzioni" imposte dal Fmi alla crisi del regime
e della sua economia di guerra.
MAI COME ORA IL SILENZIO E' PIETRA TOMBALE:
PER L'IMMEDIATO AVVIO DI TRATTATIVE CON I
PRIGIONIERI POLITICI IN LOTTA
PER LA FINE DELL'ISOLAMENTO CARCERARIO E
L'ABROGAZIONE DELLE LEGGI E DEI TRIBUNALI SPECIALI
PER LA DIFESA DEL TESSUTO DEMOCRATICO DELLA
SOCIETA' CIVILE KURDA E TURCA
PER IL RICONOSCIMENTO DELLE ORGANIZZAZIONE
KURDE E L'AVVIO DI UN DIALOGO DI PACE CON DIGNITA'
PER IL DIRITTO DEI PROFUGHI ALL'ACCOGLIENZA,
ALL'ASILO, ALLA RICOSTRUZIONE E AL RITORNO
ROMPIAMO IL SILENZIO!
MARTEDI' 24 APRILE DALLE ORE 15 ALLE 19
PRESIDIO E MANIFESTAZIONE
DAVANTI ALL'AMBASCIATA TURCA A ROMA IN VIA
PALESTRO
Prime adesioni:
Associazione Azad, Associazione per la pace,
Codi, Confederazione Cobas, Donne in nero di Roma,
Federazione romana Prc, Giovani comunisti
Roma, Lega diritti dei popoli, Orma, Senzaconfine, Villaggio globale, Ya Basta!
Rif.: E-mail
<mailto:ass.azad@libero.it>ass.azad@libero.it, fax 06.57305132, tel
06.57302933 - 0339.6504639