Date: 12:44 AM 5/3/01 +0200
From: senzaconfine
Subject: I: SENZACONFINE OCCUPA E RIAPRE A
ROMA...
Rete Diritti di Cittadinanza -
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SENZACONFINE RIAPRE A ROMA !
IERI, PRIMO 1. MAGGIO DEL NUOVO
MILLENNIO, ABBIAMO OCCUPATO UFFICIALMENTE UN LOCALE DI PROPRIETA'
COMUNALE NEL QUARTIERE TESTACCIO DI ROMA.
VORREMMO SPIEGARE IL PERCHE'...........
1. Pi di dieci anni di lotta in poche righe
L'associazione Senzaconfine fu fondata dall'ex
missionario saveriano Eugenio Melandri, allora europarlamentare
indipendente per Democrazia Proletaria. Si era nel lontano 1989, a ridosso
della grande mobilitazione di Roma per la morte di Jerry Essan Masslo e
dell'avvio del movimento antirazzista. Il tempo delle grandi speranze. Un'altra
epoca.
La nostra dunque una delle pi antiche
associazioni del settore in Italia. Fu fondata espressamente come "luogo
d'incontro multicolore", con un gruppo promotore misto di italiani e stranieri,
ed ha sempre conservato questa caratteristica.
Per diversi anni, con l'omonima newsletter poi
divenuta rivista, "Senzaconfine" fu anche una delle principali fonti
di in/formazione per gli operatori italiani e stranieri, non solo sui problemi
sociali e giuridici dell'immigrazione ma sui suoi intrecci con la cooperazione
e la solidariet internazionale e con le tematiche dell'esclusione in genere.
Una parte essenziale di questo lavoro fu per
anni l'intervento nelle carceri, con l'avvio dell'attivit del Cidsi (Centro
d'iniziativa sulla detenzione straniera in Italia) grazie alla presenza e al
lavoro di un detenuto semilibero, Willy Piroch,
A Roma "Senzaconfine" si rinnov
profondamente nel '92 entrando in contatto con l'esperienza dell'ex-Pantanella,
la fabbrica dismessa occupata e autogestita per un anno da migliaia di
immigrati, e diventando poi la sede del "Coordinamento ex
Pantanella". Da allora ha aggiunto all'attivit di elaborazione e
documentazione la denuncia del razzismo (istituzionale e non) e l'intervento
diretto nelle lotte e vertenze concrete, con una presenza quasi quotidiana
sulla stampa e con un ufficio legale che ha seguito migliaia di casi.
A met degli anni '90 Dino Frisullo fu eletto
segretario dell'associazione. Anche a causa del suo doppio ruolo di portavoce
della "Rete antirazzista", Senzaconfine ha teso in quegli anni a
"dissolversi e superarsi" in questo originale e generoso
esperimento di rete nazionale. La Rete antirazzista esistita in
modo organizzato e formale fino al '98-99, ma il suo tessuto tuttora vivo e
operante.
Nel frattempo a Roma Senzaconfine si faceva
promotrice, insieme a tutti i centri sociali ed a molte associazioni di base,
della delibera d'iniziativa popolare sull'assegnazione e uso sociale degli
spazi di propriet comunale.
Fu poi fra le prime associazioni a fare
richiesta di una sede, da gestire insieme a diverse associazioni di immigrati.
Una sede assegnata era infatti indispensabile per un'associazione totalmente autofinanziata,
che fino ad oggi non ha mai preso una lira di denaro pubblico.
Cominci allora un'odissea kafkiana. Nel corso
di quattro anni il Comune di Roma assegn a Senzaconfine una sede rivelatasi
inesistente, poi ne propose un'altra in realt murata, infine ne propose una
terza, nel quartiere Esquilino (nel quale intanto il Comune stava svendendo a
privati tutto il suo patrimonio), che oltre un anno dopo risult non
disponibile a causa di un contenzioso con l'ex affittuario...
Intanto Senzaconfine era diventata anche...
Senzasede, perch sfrattata per l'insostenibilit dei costi di affitto.
Per tre anni, che includono anche nell'ultimo
anno il lavoro serrato e delicatissimo sulla vertenza per i "soggiorni
negati" (Brescia-Roma-Napoli...), l'associazione dunque sopravvissuta
precariamente, con il mobilio, l'archivio e la biblioteca ammassati in un
deposito, ospite spesso della comunit pi organizzata a Roma ma proveniente da
un paese fra i pi poveri al mondo, il Bangladesh. Anche questo, come dice la
canzone, un senso suo ce l'ha...
Il senso politico della vergognosa manfrina
dell'ufficio comunale competente che un'associazione che non frequenta
corridoi e anticamere, ma i ghetti degli esclusi, e che dai ghetti non ha risparmiato
critiche e denunce anche ai comportamenti e alle inadempienze della giunta di
centrosinistra, "deve" essere discriminata.
Anche perch (e anche questo un elemento di
fierezza) Senzaconfine ha rifiutato la deriva subalterna vissuta da gran parte
dell'associazionismo antirazzista nei confronti dei "governi amici",
ma ha anche evitato di vincolarsi a questo o quel partito, fazione o cordata
della sinistra politica e sociale. Associazione di sinistra, certo, ma
indipendente e critica nei confronti di tutta la sinistra.
Vivere cos difficilissimo, di questi tempi.
Infatti Senzaconfine stata pi volte sul punto di sciogliersi. Ma ha sempre
prevalso il senso di responsabilit nei confronti degli immigrati, che da parte
loro hanno buona memoria, conoscono e riconoscono gli amici antichi - e,
giustamente, li responsabilizzano.
2. TUTTO QUESTO PER SPIEGARE che ...
... IL 1. MAGGIO, DOPO LA MANIFESTAZIONE DEGLI
IMMIGRATI ROMANI, SENZACONFINE CON UNA FESTA MULTICOLORE (MUSICA ROM, CIBI
ARABI), HA UFFICIALIZZATO L'OCCUPAZIONE E L'AUTOGESTIONE DELLO SPAZIO DI
PROPRIETA' COMUNALE SITO IN VIA DI MONTE TESTACCIO 22a, NEL COMPLESSO DELL'EX
MATTATOIO.
L'occupazione in realt era stata attuata un
mese fa, sventando il tentativo di cedere sottobanco lo spazio come deposito
all'AMA, l'azienda comunale di pulizia urbana. Questo mese stato usato per
trasformare, grazie a una sottoscrizione fra gli immigrati in lotta e al lavoro
volontario di alcuni di loro, un antro invivibile abbandonato da decenni in uno
spazio decente e civile.
Va sottolineato che l'occupazione stata
attuata in collaborazione con gli operatori del Villaggio Globale, che da molti
anni ha sede nello stesso complesso e ne ha proposto la destinazione a
"Citt della Solidariet".
E' in questo senso che va, dunque, anche
l'insediamento di Senzaconfine nell'ex-mattatoio: creare un "polo"
plurale e autogestito di presenza e attivit antirazzista in una zona centrale
di Roma.
A pochi passi c' il centro Ararat, gestito come
luogo di accoglienza e di cultura dai profughi kurdi. Dall'altra parte del
complesso c' il Tevere, le cui acque hanno portato via pi di una giovane vita
in fuga da violenti interventi di polizia nei confronti dei giovani maghrebini
che vi stazionano. Dentro l'ex-mattatoio, le roulotte dei rom convivono con
senegalesi, kurdi, altri africani, arabi... Una piccola citt della solidariet
embrionalmente gi esiste, e nelle attivit del Villaggio globale decine di
immigrati e profughi trovano anche modo di creare, direttamente o
indirettamente, un minimo di reddito.
E' dunque un laboratorio sociale ideale. E non
da oggi.
Non a caso fu nel Villaggio globale
che, diversi anni fa, l'allora candidato sindaco Rutelli sottoscrisse
davanti a molti (compreso uno che purtroppo non c' pi, Luigi Di Liegro) tre
impegni, tutti disattesi: centri interculturali in ogni quartiere di Roma, diritti
sociali per tutti ("clandestini" compresi), diritti civili e accesso
al Campidoglio dei "consiglieri aggiunti" eletti dagli immigrati,
come pratica dell'obbiettivo del diritto di voto pieno.
Anche per questo, abbiamo deciso di occupare qui
la sede in piena campagna elettorale... E' il nostro modo di rinfrescare la
memoria storica.
DA LUNEDI' 7 MAGGIO LA SEDE SARA' OPERATIVA,
con sportelli legali il luned e il venerd pomeriggio e attivit di
documentazione e consulenza negli altri giorni, sempre di pomeriggio a partire
dalle ore 17.
Abbiamo bisogno ancora di soldi per completare
la ristrutturazione, installare il telefono e gli altri servizi. Dunque
invitiamo tutti a sottoscrivere sul nostro conto bancario.
Abbiamo bisogno di attrezzature: computer,
fotocopiatrice, fax...
Abbiamo bisogno, soprattutto, di contatti e
disponibilit al lavoro comune.
Per ora, in attesa dell'allaccio telefonico,
possiamo fornire, oltre all'E-mail
<mailto:senzaconfine@hotmail.com>senzaconfine@hotmail.com, solo alcuni
riferimenti telefonici privati: 0339.6504639 (Dino), 0347.5247272 (Giulia),
06.39737531 (Simonetta e Maria Luisa, per l'ufficio legale). Come fax si pu
usare per ora il numero 06.57305132 (Azad).
Vi chiediamo di inserirci o reinserirci nei
vostri indirizzari fisici e telematici, di scambiare informazioni, di lavorare
insieme.
E di solidarizzare con noi. Anche solo con un
messaggio.
Associazione SENZACONFINE
c/o Ex-Mattatoio - Via di Monte Testaccio, 22a
00154 Roma
Per sottoscrizioni:
Conto corrente bancario n. 2110 intestato
a "Associazione Senzaconfine"
presso il Credem - Credito Emiliano,
agenzia 2 di Roma, via del Tritone 97, 00187 Roma - Cod. ABI 3032, CAB 3201
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